caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

NOSTALGHIA regia di Andrei Tarkovskij

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
dobel     9 / 10  27/08/2009 19:24:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un profugo di un paese totalitario viene in Italia, quindi dalla terra al paradiso. Viene affascinato dalle innumerevoli bellezze del nostro paese; ma dopo poco subentra la noia. Se la felicità eterna fosse soltanto un lungo tempo, non risolverebbe nulla. Il protagonista comincia a girare e vede sul Campidoglio uno che si versa addosso della benzina per darsi fuoco a suon di musica. Muore per qualche ideale, per una cosa eterna, quello che i russi chiamano 'falsa eternità' di queste idee astratte. Per l'uomo morire per un ideale vale l'eternità. Nella scena c'è un cane che abbaia terribilmente. Il cane è il simbolo della vita, perciò abbaia: si può dare la vita per una cosa astratta? La vita è concreta, quindi anche il protagonista del film rimane colpito dall'abbaiare del cane.
Dopo incontra una processione di donne che portano la statua della ******* e cantano: sono il simbolo del cammino verso l'eternità. Il protagonista chiede cosa si possa fare lì, e la donna lo fa mettere in ginocchio. E' come dire che non possiamo arrivare con la testa a capire, ma si tratta di un mistero che solo Dio può rivelare. Il mistero viene mostrato da un pazzo; questi offre al protagonista una candela e gli chiede di attraversare una piscina. La candela è la fede, e con questa fede ripassa tutta la sua vita. Il protagonista sta poi morendo in una chiesa scoperchiata, e vede come tutto ciò che ha vissuto stia ritornando, dalla gioventù sino al presente. Vive l'eterna memoria, "l'anamnesi liturgica" di tutto ciò che ha vissuto. Dunque niente di buono può essere perduto e tutto deve acquistare un valore eterno. Questa è l'eternità che ci consola, l'eternità della persona e del bene che ha fatto. Non stiamo assistendo ad un film, ma ad una liturgia: la commemorazione completa del Mistero in cui viene inserita anche la vita di tutti noi.