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STALKER regia di Andrei Tarkovskij

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Horrorfan1     4 / 10  17/01/2014 21:53:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il mio non è un voto provocatorio, ma corrisponde alla "sensazione" che questo film ha lasciato su di me.

Sono riuscito a vederlo sino alla fine solo una volta su 3 o 4. Le altre volte che ho tentato di rivederlo, perdevo la battaglia verso la fine ed ero costretto a spegnere, per non soccombere in preda alla noia.
Non voglio dire con il mio voto che il film valga poco (non voglio né posso farlo), ma la sensazione che mi è sempre rimasta in bocca dopo la sua visione è sempre stata molto "spiacevole", di noia profonda, mista ad incomprensione.

Mi riprometto talora di rivederlo con calma, dopo qualche tazza di caffé, di analizzarlo con più attenzione, ma so già che verrei nuovamente sconfitto, e il Dvd da qualche anno non si muove più dallo scaffale...

Che sia lento nessuno può negarlo.
Che possa risultare noioso/pesantissimo per lo spettatore "medio", pure.
Che sia di difficile comprensione anche.

Per me risulta di così difficile comprensione, che non riesco neppure a capire se la vedo o la sento come il regista oppure no... Non capisco neppure cosa mi si vuol raccontare con questo film... sarà un mio limite, ma così è!

Per me risulta quindi un film davvero poco empatico, ma, ripeto, il mio è un voto soggettivo, e non vuole essere una valutazione obiettiva ed assoluta sul valore intrinseco del film.
hghgg  17/01/2014 22:46:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film totalmente filosofico. Vabè lo posso capire dai e poi mi stai pure simpatico, per come ti poni, senza arroganza o voglia di trollare :)

Poi, il film è il mio preferito forse in assoluto, detto da uno che non sbava per la filosofia di solito, eppure... Babam! "Stalker" primo su tutti. Ma ti posso capire.
Horrorfan1  18/01/2014 16:30:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
:-)

Appena lo rivedo ti saprò dire che impressione ne ricavo ancora...

Mi viene in mente un concetto espresso nel film (se ricordo bene): quando si è giovani si è flessibili, e da vecchi si diventa rigidi...
Secondo me è in genere proprio il contrario! Da giovani si è spesso stupidotti e testardi: con l'età si diventa più tolleranti ed elastici...
Ovvio che a cento anni di età uno può anche essere un po' rintronato, ma questo è un altro discorso! :-)
Tanner  15/09/2014 17:25:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il concetto di cui parli, in realtà, è una meravigliosa citazione di una frase del Tao Te Ching, il libro dei mutamenti di Lao Tzu..

Quando me ne sono accorto ho preso un colpo, allorchè anche io ho compreso infine che capolavoro di film stiamo discutendo!