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STALKER regia di Andrei Tarkovskij

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Ciaby     9½ / 10  26/02/2013 17:21:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A "Stalker" ho preferito decisamente "Nostalghia", ma anche qui viene posta un'argomentazione interessante: lo stalker afferma "Tutto ciò che esiste ha un senso", ma la "zona" è incomprensibile nell'umana concezione. La cultura, la curiosità, il desiderio e l'esplorazione non sono in grado di rendere l'uomo morbido e malleabile come quando nasce. Raggiunta la morte, si diventerà rigidi come gli alberi, non si può tornare germogli. La morte non è l'infinito, non è la stabilità, è la prova della perdita dell'innocenza. Una visione dura, ma è impossibile non uscirne un minimo sconcertati. Quando il film finisci, capisci che è arte: dentro ti si apre un mondo, parte la commozione e non capisci perché. Con un sussurro, lascia atterriti.

Regia fuori dal comune, altroché.

Finale a dir poco straordinario.