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STALKER regia di Andrei Tarkovskij

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jack_torrence     10 / 10  08/03/2011 22:50:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Che si avverino i loro desideri
che possano credere
e che possano ridere delle loro passioni.
Infatti ciò che chiamiamo passione
in realtà non è energia spirituale
ma solo attrito tra l'animo e il mondo esterno.
E soprattutto che possano credere in se stessi
e che diventino indifesi come bambini:
perché la debolezza è potenza
e la forza è niente.

Quando l'uomo nasce è debole e duttile
quando muore è forte e rigido
- così come l'albero:
mentre cresce è tenero e flessibile
e quando è duro e secco, muore.
Rigidità e forza sono compagne della morte
debolezza e flessibilità esprimono la freschezza
dell'esistenza. Ciò che si è irrigidito non vincerà."

Arsenij Tarkowskij,
padre di Andreij Tarkowskij
(citazione da "Stalker")
Romi  15/01/2019 22:42:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In un primo momento lo avevo giudicato pessimista, ma proprio le parole da te riportate sono un incitamento contro il pessimismo, il cinismo, il disincanto e quindi la vecchiezza e la durezza del cuore ben rapprentati dallo scrittore e dallo scienziato. Il finale, con il bellissimo sottofondo dell'"Inno alla gioia" di Bethowen, la scena della bimba paralitica che riesce a muovere un bicchiere cn la volonta' del pensiero e' un inno all'ottimismo! Alla fede! Quella che manca ai due personaggi della vicenda che rimangono bloccati dinnanzi a se stessi per paura di guardarsi dentro, per paura di incontrarsi con i loro cuori inariditi, non piu' duttili e "giovani", ma poveri di fede e induriti! Solo se saremo come bambini entreremo nel Regno dei Cieli!
Terry Malloy  27/09/2011 20:12:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lovelovelovelove...il film mi è piaciuto troppo.
Quella poesia è stupenda. Mi ha rincuorato molto.