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STALKER regia di Andrei Tarkovskij

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giax-tommy     8½ / 10  06/03/2008 18:53:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La voglia irrefrenabile di porsi domande a cui una risposta non c'è un viziaccio atavico dell'uomo.
Cerchiamo di razionalizzare troppo, chiedendoci troppo spesso il perché (credendo sia la domanda più importante) e lasciamo perdere domande come quando e come (soprattutto).
Con Stalker si è passati ad avere delle risposte e temerle profondamente, tanto da fermarsi al limite, sulla soglia della porta per il passaggio al mondo del vero. La nostra irrefrenabile voglia di avere domande irrisolte fa a *****tti con la nostra istintiva quanto razionale tendenza alla ricerca di una verità. Nella zona prevarica la paura del non poter più porsi domande, crearsi problemi.
Non solo. Si teme che i propri desideri, quelli reconditi, si possano avverare. Non solo i propri, ma quelli di un'umanità oramai ai limiti della sopportabilità reciproca, che altro non fa che pensare a se stessi.
Stalker è una profonda ricerca nella coscienza umana, laddove l'uomo può cercare e trovare le risposte sull'uomo, senza passare per quesiti e presunte risposte metafisiche.
La "zona", nome con cui viene indicata la zona dove si presume siano caduti meteoriti, risulta davvero mistica. Si sente il cambiamento, lo si avverte non solo per la calma assoluta che pervade questa zona, ma anche per il cambiamento fotografico. Tutto appare più limpido.
I tre protagonisti, lo stalker (figura alquanto misteriosa, accompagnatore di anime alla ricerca della felicità), il professore (laureato in fisica e ricercatore) e uno scrittore, torneranno alle loro case profondamente cambiati, consapevoli, anche senza aver ricevuto risposte.
Il film mi ha affascinato e lo consiglio soprattutto a coloro che piace la pittura. Sicuramente non lo consiglio ad una persona appena sveglia o che ha dormito poco. La lentezza è un pregio per molti versi, soprattutto perché da la possibilità di concentrarsi su inquadrature stratosferiche. Ma spesso mi ha dato l'impressione che sia stato eccessivamente diluito, e che le risposte date siano un po' troppo ostentate, rendendolo quasi privo di interpretazione in alcuni tratti.