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STALKER regia di Andrei Tarkovskij

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Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi     9 / 10  16/07/2007 23:04:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi pensa che Indiana Jones o Harry potter siano esempi di cinema qualificato collocherà senza pensarci troppo Stalker nell'anti-cinema. Film lentissimo, inquadrature immobili per minuti che sembrano ore, dialoghi filosofici ed astratti, protagonisti tormentati, e tutt'altro che belli. Eppure il fascino di questa pellicola è senza tempo. La straordinaria e misteriosa "Zona" creata dalla mente dei fratelli Strugackj (o come si chiamano) è resa in modo sublime da Tarkovskij che eccelle soprattutto nella fotografia, (che ricorda la pittura astratta) e nel colore che cangia continuamente dando luogo a una varietà cromatica di grande respiro visivo. Molto belli anche i dialoghi, soprattutto quello d'apertura dello Scrittore (dei 3 il mio preferito) che attacca il razionalismo moderno che ha inaridito il nostro mondo privandolo della poesia e della fantasia e che giustamente si rifiuta di entrare nella stanza dei desideri perchè questa realizza solo i più sordidi e inconfessabili e non quelli ipocriti, urlati a squarciagola ma non sentiti dentro. Molto bello anche il monologo dello stalker nel tunnel sul mancato appagamento del cuore umano qualunque sia la sua condizione. Altri dialoghi sono più criptici (mi viene in mente la citazione biblica dello Stalker e le parole della bambina mutante) e meritano una seconda (e magari anche terza) visione. Ma Stalker non è un film per tutti e anche per i cinefili doc non è un film per tutti gli stati d'animo.