Mpo1 8 / 10 10/10/2006 23:53:23 » Rispondi Come altre opere di Tarkovskij, “Stalker” è un film molto più riuscito come esperienza visiva che come opera di contenuti, molto più affascinante dal punto di vista formale che per i suoi presunti significati, molto più interessante quando ritorna alla mente che durante l’effettiva visione. Il punto di forza del film è sicuramente quello visivo. Girato in un suggestivo bianco e nero virato seppia (nella parte iniziale e in quella finale) e con rigogliosi colori (nella Zona), il film riesce a creare immagini meravigliose e una grande atmosfera, parzialmente rovinata dall’ingombrante misticismo di Tarkovskij e dai dialoghi fumosi dei protagonisti. Ma il film può diventare interessante se ci si allontana dalla fin troppo scontata e pesante allegoria pseudo-religiosa di Tarkovskij, e se ognuno trova un personale significato da dare al film. Trovo francamente insopportabile il personaggio dello stalker, chiuso nella sua ottusa volontà di “credere” ad ogni costo. Preferisco sicuramente il punto di vista dello scrittore e dello scienziato.