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STALKER regia di Andrei Tarkovskij

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quaker     10 / 10  19/05/2006 21:59:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè questo film è un capolavoro assoluto (e perchè merita, comunque, il massimo dei voti).
Soprattutto perchè fa discutere e anche litigare. Le opere mediocri suscitano tiepidi giudizi, ed anche quando le valutazioni divergono, nessuno si accapiglia; basta invece vedere quanti commenti ci sono sui voti (specie quelli bassi) dati a Stalker, per rendersi conto che siamo di fronte ad un lavoro fuori del comune. Appunto ad un capo lavoro.
Inoltre, mentre tanti film, che, appena usciti, hanno fatto discutere, per essere poi dimenticati dopo pochi anni (o qualche mese) questo (che non mi risulta passi spesso in Tv, e di cui non credo sia facile procurarsi una copia) a quasi trenta anni dalla sua prima programmazione, viene visto e commentato da tanti e continua a suscitare contrasti (veri: non i soliti flames internettiani), amore assoluto, critiche aspre, specie per la durata e la lentezza, ma non lascia indifferenti.
Personalmente ritengo un falso problema quello della lentezza di un film, mentre credo che, come per tutte le opere d'arte, non sia l'altezza del tema affrontato ad imporle come capolavori.
Certo è che la non immediata percpibilità del messaggio rende un'opera comunque adatta a pochi, e che l'indugiare della macchina da presa su inquadrature fisse non sempre equivale a profondità della scelta registica.
E Stalker è, in più di una occasione, confuso narrativamente e falsamente profondo.
Il che esclude che sia un film (secondo il collegamento voto/giudizio del pannello di filmscoop) eccellente (e dunque da 9) o anche solo magnifico (e dunque da 8) ma non che sia un capolavoro e dunque che meriti il massimo.
Non è un film da consigliare, anzi è decisamente da scondigliare allo spettatore medio.
Vero infine ciò che ho letto nei commenti, e cioè che è un film da vedere diverse volte; io l'ho visto un sola volta e mi rendo conto della provvisorietà del mio giudizio. Una sola visione è del tutto insufficiente, i dialoghi sono, in particolare, estremamente complessi, il rapporto fra essi e le immagini non immediatamente comprensibile. Perciò occorre armarsi di pazienza e rivederlo più volte: senza porsi appunto il falso problema della lentezze della durata; e comunque due ore e mezzo non sono che una goccia nel mare della vita di un uomo, ed anche il più vasto oceano è una goccia nell'universo.
amterme63  13/06/2006 13:56:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono d'accordo con te per quanto riguarda la confusione narrativa e la mancanza di profondità. Ogni personaggio rappresenta un sistema coerente di valori e le vicissitudini hanno tutte una rigorosa logica interna. I temi trattati sono profondissimi. Inoltre secondo me dovrebbe essere visto anche dallo spettatore medio, sapendo però a che cosa va incontro. Non importa che uno lo capisca tutto, basta solo che vengano colti anche pochissimi spunti. Anche se ci si annoia o lo si rifiuta, almeno è stato visto. Una esperienza essenziale, anche se negativa è stata fatta. Qualche traccia secondo me rimane in ogni caso di questo film in chi lo vede.
quaker  13/06/2006 17:21:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insomma arriva la casalinga di Voghera, nel posto dove tu vendi o noleggi DVD. Ti dice: " Non so proprio cosa vedere stasera..." . e tu: " Signora prenda Stalker e non se ne pentirà!". Quelle ritorna il giorno dopo e e lo tira addosso ...

amterme63  13/06/2006 19:22:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me bisogna provarci. Con queste opere vale la pena provarci. Sì, io consiglierei alla 'casalinga' di Voghera Stalker, piuttosto che il film di Pierino. Sarò un illuso o un ottimista, ma secondo me non ci si deve arrendere alla melassa mortale che ci propina la televisione con la scusa che questo è quello 'che vuole lo spettatore medio'. E chi l'ha detto? Perché, lo spettatore medio non può cambiare gusto, se gli si va vedere qualcosa di diverso? Non tutti ma qualcuno in più sì. Sarà che io vivo in Toscana dove, almeno una volta, c'era la tradizione da parte dei fruttivendoli e delle casalinghe di discutere di politica e, perché no, anche di cultura. Io penso che la casalinga di Voghera non sia così cretina da non saper cogliere almeno il senso della confessione che la moglie dello Stalker fa nel film. Anche lei era una casalinga russa, ma era ben consapevole di se stessa. Lasciami almeno questa 'speranza', come lo Stalker voleva che gli lasciassero la 'Stanza'.