SalConte 10 / 10 16/04/2005 18:20:30 » Rispondi Vedere esaudito il nostro più grande desiderio è forse il più grande desiderio di noi tutti, ma saremmo disposti a correre il rischio di vedere esaudito il nostro più intimo e nascosto desiderio? O è più probabile che, forse per pudore, forse per la nostra coscienza, o forse per un principio informatore che ci spinge ad evitare l'irreparabile, noi non saremmo disposti a correre questo rischio? Emozionante e poetica riflessione sul senso della vita, condotta con tempi cinematografici idoneamente dilatati e con un dominio sapiente della suggestione visiva. Un film, ma anche un documentario della nostra realtà, inappellabile censura della società moderna. Il rimedio proposto è quello di riprendere una lenta, paziente e disinteressata Ricerca dell'autentica Conoscenza. Inappellabile censura della società moderna, vista come un'acquitrinosa, fatiscente e cannibalesca struttura priva d'ogni prospettiva e speranza, realizzata da un uomo devastato dalla perduta consapevolezza di sé, della natura del proprio spirito, e della propria capacità di amare e di provare dolore. Ciò che in Natura è l'eccezione esemplare, ovvero l'acquitrino sudicio e mefitico, nella Società dell'Uomo moderno esso diviene la regola dilagante. La violenza e la prepotenza sulle cose, sulla natura, sugli altri e su sé stesso, non ha distrutto l'uomo ma lo ridotto a niente. L'uomo moderno non è destinato all'estinzione. Esso è semplicemente niente.