Chiudi finestraSTALKER regia di Andrei Tarkovskij
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Dragon 
10 / 10 02/01/2005 00:49:13
» Rispondinon l'ho trovato così enigmatico come si va rimuginado che sia; quelle cose che sfuggono sono i particolari:
SPOILEReffetivamente divino, all'altezza con l'Odissea di Kubrick ( e di Omero allora ), non so quale preferire; trovarlo è stata un'impresa impossibile, ne è valsa la pena; ma mi chiedo come mai, data la titanicità del film, sia così poco conosciuto. Incredibile come i capolavori siano ( solitamente ) reperibili nel fango e dove nessuno se li aspetta
ernesto 07/01/2005 12:37:21 » RispondiIl cane - lupo rappresenta sicuramente l'anima. Per il resto dovrei rivedermelo una terza volta.
Dragon 08/01/2005 13:36:46 » Rispondimmm, l'anima... perchè? ho un'idea a valore della tua tesi, a ben pensarci, e riguarda un altro particolare oscuro:
c'è una scena in cui una porta sbatte continuamente, mostrando alternativamente l'ombra e la luce; questi elementi mostrano e nascondono un corpo scheletrico e decomposto ( se non sbaglio era una scena vicina a quella del " Tritacarne " ); davanti al corpo è tranquillamente sdraiato il cane- lupo, come hai giustamente detto tu, ernesto ( a mio parere un lupo; forse cmq ci sarebbe da pensare anche al perchè nel film venga chiamato cane ); ecco, la mia congettura è che tale visione rappresenti una ben nota chiave medievalistica dell'uomo, cioè :
1- La luce rappresenta Dio
2- L'ombra rappresenta il Demonio
3- Lo scheletro e il cane rappresentano l'uomo ( A- lo scheletro è il corpo, B- il cane- lupo è l'anima )
Dati questi elementi cerco di spiegarmi: Dio e Diavolo si contendono l'uomo, ma in questa alterna lotta l'uomo, soggetto al tempo ( quello che con lo sbattere della porta ci rammenta con un passaggio, dalla luce stessa all'oscurità, così come dal giorno alla notte ) decede; nonostante ciò la lotta continua per il possesso dell'anima, immortale e ambigua: può essere docile e fedele, quale è il cane col proprio padrone, o può essere selvaggia ed irruenta come sottointende la presenza selvatica del lupo.
Dragon 08/01/2005 13:50:38 » Rispondisempre comunque nel " Tritacarne " c'è anche un'altra scena in cui svolazza in modo ripetitivo quello che mi è sembrato un falco o un rapace cmq; cosa rappresenta quest'altra fiera? A me viene un riferimento, ma alla lontana, e non credo possa essere così logico in fondo; e con ciò parlo di Horus, Dio dell'Antico Egitto, dalla testa di falco, che è supremo e giudica; lo scrittore viene mandato avanti, per superare il giudizio in questa prova con sè stesso; ad ogni modo ancora un quesito mi ( e vi ) pongo: perchè è sempre lo scrittore ad andare avanti ? Io credo che, essendo " scrittore " e " professore " ( scienziato ), due figure retoriche, esse abbiano un significato ben reale: spesso infatti la fantascienza diviene scienza, spesso è infatti lo scrittore, colui che viaggia nell'universo della fantasia, a indicare alla scienza le possibili soluzioni d'una vita futura; faccio uno stupido esempio : Verne immaginò con minuzioso dettaglio il sottomarino, ed ecco che la scienza, dopo aver mandato i suoi ambasciatori, fa della fantasia una concretezza;
se mi vengono idee o quesiti vi faccio sapere; ad ogni modo chi vuole aiutarm in questa profonda ricerca, dica pure la sua; intanto penso dovrei vedere il film una seconda volta
Krypto_06 01/02/2005 15:05:43 » Rispondigrande dragon belle osservazioni.....lo scienziato e lo scrittore li vedo come due faccie della stessa medaglia......una scena che mi ha veramente ingrippato è stata quella del telefono ke squilla quando quei tre stanno sulla soglia della stanza......"ki è" "no non è una clinica" li mi sono piegato dalle risate....apparte questo non ho cappito il significato di quel telefono........l
Prof 20/02/2005 23:00:12 » RispondiCaro Dragon, mentre sul ricorso a Horus avrei più di qualche dubbio, vorrei qui offrirti due prove “indirette” di due tuoi rilievi, che potrebbero trovare un’accettabile conferma anche in virtù delle seguenti considerazioni:
1. Cane o lupo? Anch’io propenderei per la seconda ipotesi, visto che quando i tre arrivano nella zona, si sente distintamente un ululato, lugubre e ripetuto: tanto che l’entrata in scena del lupo non mi ha affatto colpito- Inoltre hai fatto molto bene, secondo me, a sottolineare l’importanza dell’elemento animale nel film: sempre a livello acustico, vorrei qui notare come un altro volatile abbondantemente rappresentato è il cu****, il cui verso compare di frequente. Chissà perché?
2. Quando parli di “una ben nota chiave medievalistica dell'uomo” mi fai venire in mente il singolare ed estremamente sentito elogio del Medioevo pronunciato dallo scrittore di fronte a quella signora alta e mora all’inizio del film. A proposito: avrà un senso anche il rifiuto dello stalker di portare quella donna con loro nella zona? E perché lo scrittore era ubriaco mentre era in sua compagnia?
Il film però non lo voto. Ora come ora non penso di averlo apprezzato in tutte le sue sfumature, è un’opera da degustare con calma e nel dettaglio, mentre la primaria impressione può risultare fallace e penalizzante. Quindi da un lato condivido il 9,1 (con 56 voti!) con cui l’ho trovato, d’altro canto non mi è sinceramente piaciuto. Insomma, è uno di quei prodotti indigesti ma salutari che possono essere apprezzati per il loro effetto (in questo caso sulla materia grigia), ma non si mostrano accattivanti, e per questo deludono i palati abituati ai sapori gradevoli e… abboccanti.
Quanto a Bergman, infine, direi che –vista l’immensità dell’autore- ho bisogno di più tempo per raccogliere le idee. Inoltre vorrei vedere anche Il settimo sigillo oltre a Il posto delle fragole che, come sai, ho anche votato: in questo modo ritengo di potermi esprimere con maggiore fondatezza. Ma ti prometto che non appena avrò avuto l’opportunità, ti scriverò subito qualcosa di argomentato, come del resto merita il regista.
acompagn 14/11/2009 02:49:51 » RispondiA mio parere la donna alta e mora rappresenta la lussuria e la materialità delle cose, dalla quale lo scrittore si sente attratto, ubriaco e dimentico della sua arte; davvero tremendo il regista nel raffigurare questo lato della natura dello scrittore, che sembra un cane che mendica una briciola di pane.
