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STALKER regia di Andrei Tarkovskij

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76mm     8 / 10  23/10/2018 16:25:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande film di Tarkovskij.
Visione estenuante ma che ripaga appieno la fatica.
A patto ovviamente di essere non dico esperti ma quantomeno un minimo appassionati di una (o meglio più) materie fra filosofia, teologia, arte, poesia, letteratura e cinema d'autore.
Per tutti gli altri un sonnifero naturale di sicura efficacia.
Romi  15/01/2019 22:56:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo regista nei suoi film si riallaccia chiaramente al concetto di Dio. Stalker ne e' un esempio lampante. La metafora del ramo vecchio e rigido, mentre tutto cio' che e' giovane e' duttile sono chiari riferimenti alla durezz del cuore umano, al cinismo, al disincanto ben rappresentati dallo scrittore e dallo scienziato, i quali non trovano il coraggio di affrontare se stessi! Solo un cuore puro, giovane, non avra' paura! In un primo momento credevo fosse un film pessimista, invece e' una denuncia, un resoconto realistico della misera condizione umana. Il finale, con il bellissimo sottofondo dell'inno alla gioia di Bethowen, la bimba paralitica che con la forza (fede) riesce a spostare un bicchiere e' il chiaro significato di tutto il film! La durezza del cuore non ottiene alcun miracolo di vita, la fede (la giovinezza del cuore) vince e non ha paura! Se saremo come bambini entreremo nel Regno dei Cieli.