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SOLARIS (1972) regia di Andrei Tarkovskij

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paul     10 / 10  11/09/2004 16:22:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vorrei prima scrivere il commento fatto a Solaris dal mio caro amico JP, che ora purtroppo non c'è più:

"Visto finalmente nella versione integrale, e senza l'orrendo doppiaggio italiano, questo film si libra nell'aria, nella coscienza, nella fantasia, con tutta la forza e la lievità del suo carattere metafisico, della sua riflessione filosofica e teologica, della sua profonda spiritualità. Ma anche del suo desiderio "terreno", fatto di paesaggi terrestri ad ampio respiro, di incubi urbani, di melanconia densa, di miasmi lacustri. Tarkovskij cerca Dio, e Dio cerca l'uomo nei meandri del proprio animo e dei propri turbamenti. L'uomo è fragile creatura, sembra dire l'autore, e forse non ha ancora la forza e i mezzi per cercare l'oltre, per andare dove nessuno può andare se non coi mezzi della fede. Contrapposto a Kubrick, per certi versi simile, per altri distante, è uno dei rari esempi in cui la fantascienza assume il suo giusto compito di indagare l'animo umano. Dove la forza dell'immaginazione non ha bisogno degli orpelli ingombranti degli effetti speciali."

Che aggiungere di Solaris, uno dei capolavori della cinematografia mondiale?
Una seduta di psicanalisi, un viaggio nello spazio che c'è stato, ma potrebbe non esserci mai stato allo stesso tempo. Il finale, con il ritorno da parte del protagonista al padre, classico di ogni seduta freudiana che sia finita (o segno analitico di rinascita) spiega tutto, e si collega direttamente ai finali di alcuni movies bergmiani.

Spazio e tempo sono rivoluzionati secondo un'ottica tarkvoskiana, il ritorno dalla morte (direttamente preso dal teatro di Kantor, di cui Tarkovskij era un grande ammiratore) serve a liberare l'animo ed avere una visione leggera del mondo, ma anche dell'Universo (vedi scena del compleanno di Sartorius).
Secondo T. l'uomo è libero di volare, e sarebbe in grado di farlo sempre, ma solo grazie ad una fede artistica, ad un coraggio interiore che , come si vedrà nel successivo Stalker, è stato perduto dall'umanità modernizzata.
T. "l'uomo che non ha paura dell'ignoto scientifico, ha paura dell'ignoto morale".
-Alessio-  15/09/2004 20:44:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
un grande commento che mi ha insegnato cose che non sapevo su solaris. ottimo. ce la metterò tutta per fare del mio meglio anche se non posso competere con questo.


paul  16/09/2004 19:09:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti ringrazio veramente. Ma ho letto i tuoi commenti sui film di fantascienza, e sono molto istruttivi anche quelli. saluti
dragonfly  14/10/2004 18:23:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è forse il miglior commento su filmscoop. A me personalmente non piace fare tutta una recenzione (l'accidia è sempre stata il mio peccato capitale), ma devo dire che quando gli altri le fanno le apprezzo molto. Un grande applauso quindi a Paul e a JP, mi avete dato una panoramicuna visione molto profonda sul film.