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ANDREJ RUBLEV regia di Andrei Tarkovskij

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elio91     7½ / 10  18/02/2010 15:42:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non posso che essere d'accordo con i commenti precedenti che descrivono quest'opera come mastodontica,profonda e difficile.
Purtroppo la dilatazione e la lentezza di alcune scene mi sono sembrate abbastanza irritanti e stancanti,e come ho sempre detto non sono uno di quelli che disdegna i film lenti.
Non lo ritengo un capolavoro pur capendo chi lo elogia come tale,ma personalmente i capolavori sono quei film che ti entrano in testa con immagini emozionanti dall'inizio alla fine e che non ti escono dalla testa per un bel pò (se non per sempre). Questo effetto su di me non l'ha avuto per la maggior parte della sua lunga durata.

Andrej Rublev ha scene e parti fantastiche,come il meraviglioso prologo e anche il capitolo de La festa,oppure la violenza terribile de La scorreria,ma ha momenti che proprio non ho capito.
Certo,l'incipit è meravigliosamente visionario ed è la parte più bella del film.

La riflessione sulla Russia diventa riflessione sulla Russia dei tempi di Tarkovskij,poi sui valori umani, sul mistico e la Fede.
Molto bello il finale in cui Andrej torna a parlare e poi arriva il colore per la prima volta nel film.
La figura di Rublev non è trattata in maniera biografica nel senso pieno del termine,bensì come un pretesto per descrivere e rimandare alla Russia degli anni '60, Russia che tentò in tutti i modi di bloccare il film non riuscendoci del tutto (almeno fuori dalla patria).

è il mio secondo film di Tarkovskij,preferisco di gran lunga L'infanzia di Ivan.