caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'INFANZIA DI IVAN regia di Andrei Tarkovskij

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Bathory     9½ / 10  09/06/2009 01:19:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nessuno aveva mai raccontato la guerra con una tale delicatezza e crudo realismo allo stesso tempo.
Ivan è solo un bambino, ma le atrocità della guerra hanno fatto si che egli crescesse assai in fretta, difatti possiede la maturità, il cinismo e la risolutezza di un adulto.
Difatti nonostante la giovanissima età viene trattato alla stregua di un soldato, perchè Ivan non ha avuto il tempo di vivere quella che per ogni bambino dovrebbe essere una gioiosa e spensierata infanzia, se non per un brevissimo periodo (di cui abbiamo dei dolorosi e delicatissimi flashback che ci fanno vedere l'intenso rapporto con sua la sua amata madre); la guerra ha fatto nascere Ivan già uomo, già tristemente consapevole delle brutture del mondo, saltando la fase fondamentale della candida innocenza.

Tarkovskij è veramente grande nel delineare la complessissima figura di Ivan, le sue debolezze derivanti dalla giovane età, ma allo stesso tempo grande carisma e forza d'animo.

L'epilogo è devastante, per sempre mi rimarrà impressa l'ultima scena, che per inquadratura, intensità e solennità mi ha ricordato incredibilmente il giovanissimo Jean-Pierre Léaud ne i 400 colpi di Truffaut..