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L'INFANZIA DI IVAN regia di Andrei Tarkovskij

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Marco Iafrate     9 / 10  26/02/2007 23:11:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando usci' "L'infanzia di Ivan" sul grande schermo, Tarkowskij fu sospettato di eccessive simpatie per l'occidente, di compiacimenti formalistici e di compromissioni con le ideologie piccolo-borghesi, rivelate dal suo disimpegno nei confronti del realismo socialista.
Il senso poetico del film consiste nel denunciare il male della guerra senza tener conto se è una guerra giusta o ingiusta, tenendo ben presente che non esistono guerre giuste.
Il contrasto tra le atrocità della guerra che costringono Ivan a maturare il sentimento dell'odio e della vendetta, ed i flah backs che nel corso del film strappano il ragazzo alla sua condizione di dolore per ricondurlo alla soavità dell'infanzia, agli abbracci della madre, alle corse spensierate lungo la riva del mare è di una bellezza impressionante.
La magia delle immagini, il rumore dei colpi di fucile e dei razzi, i paesaggi devastati, gli acquitrini, i lunghi silenzi, i cavalli che mangiano le mele, il sorriso della mamma morta.
La contrapposizione dell'oscuro sfondo della guerra, con la luminosità dei ricordi felici è qualcosa difficile da dimenticare.