mikeP92 5 / 10 06/07/2012 21:23:04 » Rispondi Il film riprende la continuità da dove il primo ottimo episodio si era interrotto, ma non riesce a ripeterne la spettacolare bellezza. Questo perché la sceneggiatura di Alfred Gough, Miles Millar, Michael Chabon e Alvin Sargent ricicla buone idee già utilizzate nel primo Spider-Man e temi ricorrenti che non solo annoiano lo spettatore, ma finiscono col presagire una mancanza di originalità preoccupante (la quale, fortunatamente, verrà colmata nel sequel). La lunghissima durata, certo, non aiuta. I personaggi sono ben caratterizzati e permettono di immedesimarsi nelle loro vicende, soprattutto in Peter Parker, il quale affronta le difficoltà di una doppia vita e comincia a prendere coscienza del suo dovere e della sua natura ibrida, peccato solo che tutti vivano nel ricordo del primo film e, a lungo andare, diventano boriosi. Ma il difetto più assurdo sta
nell'inspiegabile perdita di poteri da parte di Spider-Man (interpretato da un bolso Tobey Maguire), che lo rendono protagonista di cadute da venti metri dalle quali esce sempre illeso. Raimi deve essersi bevuto il cervello! Mai visto un ragno a cui finiscono le ragnatele di colpo e ritornano quando ha finalmente trovato la compagna!
La pochezza della sceneggiatura raggiunge il suo culmine quando Spider-Man
viene smascherato due volte, senza che nessuno abbia avuto la minima idea di vendere la notizia ai giornali, diventando ricco!
Tutto ciò a manifesto di un perbenismo tipicamente hollywoodiano da nausea per gli occhi e per la mente. L'unica trovata geniale si riscontra nella scelta dell'antagonista: un Dottor Octopus, interpretato da un bravissimo Alfred Molina.