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QUEI BRAVI RAGAZZI regia di Martin Scorsese

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RDN92     7½ / 10  25/02/2014 14:11:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avevo 15 anni quando vidi la prima volta questo film, e fu così che conobbi uno dei maggiori cineasti americani. La critica lo ha definito "uno dei migliori Gangster Movie di sempre", e credo che il titolo possa benissimo meritarselo, benché a mio avviso non superi l'importanza che ha avuto "C'era una volta in America" nell'ambito del genere mafioso. Quest'ultimo lo considero più rappresentativo, più marcato nell'affrontare il mondo malavitoso ai vertici e successivamente nel momento della caduta, tema anch'esso presente in questo film e in successive produzioni di Scorsese ("Casinò" e il fresco d'uscita "The Wolf of Wall Street"). Questo film fa comunque la sua parte. Ci fa entrare nel mondo della malavita organizzata grazie alla testimonianza di Henry Hill, non solo il personaggio interpretato da Liotta ma reale, a cui il film si basa. Mi ha sempre destato molto interesse la filosofia con cui il protagonista affronta la sua "carriera" mafiosa. Essere un gangster non tanto perché costretti da una condizione sociale umile, ma all'unico fine di ottenere ciò che si vuole con estrema facilità, intimidendo, pretendendo rispetto. Il protagonista vuole una vita facile, non pressata dallo studio ("come potevo tornare a scuola, giurare lealtà alla bandiera tutti i giorni") o da un lavoro che spacchi la schiena e comunque ti lascia in bolletta. Il crimine è una vita bella e ricca, fai ciò che vuoi con la possibilità che nessuno ti dica niente, perché tutti ti rispettano e ti temono soprattutto. Ovviamente non sempre è così, la caduta arriva per tutti. Alla fine ci si ritrova sempre ad essere "uno ******* qualunque". Ottima regia e interpretazioni. Bravo Liotta, idem la Bracco e Sorvino, nella norma De Niro anche con un ruolo semi marginale, eccellente Joe Pesci. Ho sempre temuto il suo personaggio. L'incarnazione del mafioso insensibile e spietato, comico e allo stesso tempo sadico, non sai mai come prenderlo e basta un niente, anche solo un ingenuo commento ("sei proprio buffo") per farlo scaldare, benché alla fine il tutto si risolva in uno scherzo atto semplicemente a terrorizzare. Scherzo o no, fa ogni modo capire come la sua personalità possa scoppiare dal niente. Pesci ha saputo perfettamente recitare questo terrificante ruolo, e rimasi colpito quando lo vidi successivamente in ruoli comici (tipo "Mamma ho perso l'aereo", "Mio cugino Vincenzo" o il buffo personaggio di "Arma Letale"). Conoscendolo grazie a questo film, non mi aspettavo fosse anche in grado di mostrare una personalità più leggera.