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LE ARMONIE DI WERCKMEISTER regia di Bela Tarr

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K.S.T.D.E.D.     9 / 10  19/03/2010 16:46:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altro capolavoro di Béla Tarr, "Le armonie di Werckmeister" è una pellicola in cui quel realismo surreale tutto suo(non riuscirei a non usare un ossimoro per descrivere questa sua caratteristica) tocca livelli altissimi, regalando allo spettatore delle sequenze incredibilmente affascinanti e di forte impatto. Già solo la sequenza d'apertura, connubio perfetto di musica e immagini, sprigiona un senso di irrealtà che prima disorienta e allontana lo spettatore e poi lo trascina nell'universo tarriano.
I protagonisti, inquadrati da una regia impeccabile, sono sempre gli stessi, ossia indivui alla deriva, o individui che vivono in una società alla deriva, una società, come in questo caso, sull'orlo della distruzione e dell'autodistruzione, così vuota da scegliere di farsi riempire dalla prima voce più alta ed anche solo leggermente diversa delle altre(tema già presente in Satantango). altre due scene, a tal proposito, degne di nota sono quella magnetica ed inquietante della città in fiamme alle spalle del protagonista in fuga dalla stessa - scena in cui, peraltro, viene valoriazzata la gelida e al tempo stesso stupenda fotografia, altra costante imprescindibile del cinema di Béla Tarr. - e quella della distruzione dell'ospedale, girata in un unico piano-sequenza di quasi 8 minuti.

Pellicola tra le più mature e rappresentative del regista ungherese.