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BRAZIL regia di Terry Gilliam

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GianniArshavin     7 / 10  30/01/2014 20:25:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avevo enormi aspettative nei confronti di questo Brazil,film da molti considerato uno dei capolavori del cinema moderno nonché il miglior prodotto partorito dalla mente visionaria di Terry Gilliam. Purtroppo questa pellicola,pur essendo di gran livello e di indubbia genialità non ha soddisfatto in pieno le mie aspettative.
La storia è ambientata in un mondo distopico non precisato,dove la fanno da padrone la meschinità,l'apparenza,l'egoismo e la burocrazia,con gli esseri umani ridotti a pecore assuefatte a questo sistema marcio e schematico. L'unico che cerca di sfuggire alla realtà decadente del suo mondo è Sam,modesto impiegato che si rifugia nei suoi sogni e nelle sue fantasie.
Questa è la trama di base,che si svilupperà in più di due ore di film e che toccherà molti argomenti interessanti.
Le parti che più mi sono piaciute sono state quella iniziale e quella finale,un mix di inventiva visionaria,genialità,umorismo nero e deliri vari che davvero sottolineano ancora una volta la vena folle di Gilliam;soprattutto il finale del film è un cocktail di pazzia e genio con una serie di scene cult fra il grottesco e l'inquietante. Anche la parte iniziale di Brazil è molto interessante,con il regista che ci introduce a questo mondo futuristico dipingendo la mentalità dei suoi abitanti con un paio di scene di forte impatto.
Ottimi anche i messaggi sociali,presenti all'inizio come nelle scene del ristorante con l'attentato o quelle della madre ossessionata dalla chirurgia e verso la parte conclusiva con una chiosa pessimistica di grande potenza. Ovviamente non credo di aver colto tutti i punti che Gilliam voleva sottolineare,vista comunque la natura grottesca del film,e quindi cercherò di coglierle ad una seconda visione.
Geniali anche il titolo con annessa "colonna sonora" e l'umorismo nero che qualche risata la strappa,anche se spesso sono amare.
Tanti pregi quindi,ma purtroppo anche tanti difetti! La parte centrale ad esempio è il primo e più grande limite dell'opera:un guazzabuglio confusionario e incasinato,dove la trama principale viene spezzettata da una serie di cose superflue ed evitabili. Il ritmo in questo frangente di film è davvero lentissimo,in maniera quasi esasperante,e la staticità della storia in questa fase non aiuta di certo.
Un altro punto che non mi è piaciuto è la storia d'amore che viene infilata nella vicenda come mezzo che porterà Sam alla scossa definitiva;personalmente non ho gradito questa trovata,non per la storia in se ma per via di un personaggio femminile totalmente anonimo e di come questa passione amorosa viene calata nel contesto.
Ho trovato fuori luogo anche il personaggio di De Niro,superfluo e praticamente di contorto senza una precisa utilità.
Infine non mi ha colpito molto la caratterizzazione della città,che invece molti hanno esaltato. Se in film come "Blade Runner" la città e l'ambientazione erano parte integrante della storia..erano per cosi dire "vive",qui ho riscontrato un effetto invece contrario,con la cittadina quasi assente nel suo grigiore.
In definitiva Brazil è un film geniale nelle trovate grottesche\visionarie,dei messaggi sociali avveniristici e con una parte iniziale ed una finale davvero indovinate. Sfortunatamente il blocco centrale è troppo confuso e lento,con Gilliam che ricade ancora una volta nel suo difetto maggiore:il voler strafare a tutti i costi!