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BRAZIL regia di Terry Gilliam

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DankoCardi     9 / 10  05/10/2019 11:51:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente il miglior film di Terry Gilliam (regista che ho sempre considerato altalenante). Imponenti scenografie che strizzano l'occhio a "Metropolis" di Fritz Lang, sono il contorno ad una realtà distopica che vogliamo pensare molto lontana dalla nostra ma dove in realtà già viviamo: un mondo retrò, pensato come una sorta di anni '30 ma con la tecnologia odierna, una quotidianità soffocata dalla burocrazia e da tanta di quella carta che sembra fagocitare le persone dove regnano cinismo, arrivismo e individualismo. Anche l'incubo dei terroristi sembra non turbare più di tanto le persone che come formiche corrono a lavorare; anche torturare i sospettati è un impiego qualsiasi. Eppure c'è chi ancora trova lo spazio per sognare, anzi sembra che i sogni si intromettano a forza nel conformismo di un uomo qualsiasi portandolo a fare la cosa più difficile: combattere contro il sistema! Ed ecco che realtà è sogno si confondono in un misto di commedia, dramma, azione e sentimento. Senza esagerare Gilliam riesce a trovare il giusto spazio per tutto in questo film, senza tralasciare nulla, senza mai far calare ritmo o tono neanche per un secondo; il tutto grazie ad una regia calibrata alla perfezione con scene che paiono danzare al ritmo della straordinaria colonna sonora (in una sequenza arriva a citare la Corazzata Potemkin). La sceneggiatura è un incastro perfetto di situazioni e dialoghi scanditi da uno stuolo di bravissimi attori...Gilliam si porta anche appreso dai Monty Phyton l'attore Michael Palin, qui in una prova recitativa sublime e quasi inaspettata per un comico televisivo. Una pellicola che ti cattura, ti avvolge nelle sue spire di celluloide per trascinarti nel suo mondo onirico: eccezionale sia dal punto di vista tecnico che per la storia.