caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DIES IRAE regia di Carl Theodor Dreyer

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Thorondir     10 / 10  22/12/2023 12:04:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si fa fatica a trovare le parole per approcciare un capolavoro di tale grandezza: in questa storia di religione, stregoneria (presunta stregoneria), di adulterio dentro le mura di casa, di drammi umani e gelosie ancestrali non c'è solo tutto il cinema di Dreyer passato e futuro ma una presenza costante di quello che Paul Schrader ha definito "trascendente": come una presenza invisibile - ai personaggi quanto allo spettatore - che muove gli eventi, che schiaccia gli esseri umani, sottomettendoli ad un destino a cui sembra impossibile sfuggire. Non c'è un personaggio della vicenda che non sia irrisolto, ambiguo, ingannevole verso gli altri personaggi e verso lo spettatore: una presenza del metafisico che è lì senza dover essere, ineliminabile realtà del mondo e della vita per come intesi da Dreyer. E poi vogliamo parlare della ricercatezza delle immagini: ogni singola inquadratura di questo film - letteralmente, ogni singola inquadratura - potrebbe essere stampata e resa un quadro gotico da appendere in casa. Una potenza visiva/concettuale/evocativa che ha pochi paragoni nella storia della settima arte.