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A LONDONI FERFI regia di Bela Tarr

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CinemaD'Arte     8 / 10  08/05/2013 19:31:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ennesima prova di un'abilità registica forse ineguagliabile, il film vive su tecnicismi tanto cari al cinema di Béla Tarr: fotografia in bianco e nero di rara qualità, giochi di luce ed ombre, pochissime inquadrature, piani sequenza, movimenti di camera tanto lenti quanto eleganti e splendidi. In una pellicola in cui i dialoghi sono quasi nulli, l'incomunicabilità, l'alienazione, la solitudine e la desolazione umana sono i temi cardine, mentre lo svolgimento della trama, seppur sotto una cornice noir/poliziesca, passa in secondo piano, lasciando volutamente distante e freddo (anche se forse un po' troppo anche per gli standard a cui ci ha abituato il regista ungherese) lo spettatore. Lasciarsi ammaliare dallo stile, ancor prima che dalle emozioni, non è mai stato così bello.