foxycleo 8½ / 10 05/10/2007 15:29:22 » Rispondi Questo è l'archetipo dei film sui serial killer. Un giallo imprescindibile. Le atmosfere della casa buia, illuminata da queste candele che accidentalmente scivolano, la notte buia e tempestosa, la ragazza che non riesce a gridare e l'occhio che da solo riesce ancora ad inquietare a distanza di anni. Le atmosfere fanno davvero di questo film un ottimo film, non tanto la scoperta dell'identità dell'assassino. Da vedere.
Jellybelly 05/10/2007 16:07:58 » Rispondi Ottimo. Questo è un film che amo moltissimo, dalla carica emotiva unica: la diversità della protagonista ne accresce la fragilità, rendendo l'assassino ed il suo occhio scrutatore ancora più temibili. La scena finale, poi, mi ha sempre provocato più di un sussulto. In completa antitesi rispetto a "La scala a chiocciola" si pongono invece gli effetti della diversità su di una donna altrimenti affascinante in un altro capolavoro che ti consiglio di cuore, sempre che tu non l'abbia già visto: "Il grande caldo" di Fritz Lang. Ah, chiaramente partendo dal presupposto che tu abbia già visto "Freaks"; altrimenti ti avrei già tolto il saluto...
foxycleo 05/10/2007 16:14:49 » Rispondi Grazie. Accetto volentieri il consiglio su "Il grande caldo" di Lang che devo ancora vedere ma da cui sono molto incuriosita. "Freaks" l'ho visto, anche se di recente; in effetti prima non mi salutavi...ma come hai fatto a sapere che l'ho visto dato che non lo ho commentato?! Questi moderatori hanno i superpoteri...brrr...
Jellybelly 05/10/2007 16:25:24 » Rispondi E' il potere del fulminino, che mi dà accesso al Sahasrara, l'ultimo chakra. In realtà non ho la più pallida idea di come funzioni, epperò torna buono per accendere il gas quando ho finito i fiammiferi.