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BUONE NOTIZIE regia di Elio Petri

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     6½ / 10  09/04/2014 13:49:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ultimo è anche il più debole di Petri, gli anni d'oro son passati da più di un lustro ormai, Pirro con la quale ne ha condiviso il successo in quel periodo si prestava a collaborazioni con Lizzani e Comencini, è un Petri che sembra trasmettere la sua solitudine, mai troppo amato dalla critica del periodo e neanche dalla politica, non perde d'animo la sua causticità, stavolta il target si fa l'organo televisivo, colpevole di destabilizzare l'ambiente con notizie tragiche e sensazionalistiche, è il tono apocalittico pervaso da una profezia negativa, che non solo la incorpora il paranoico personaggio di Paolo Bonacelli, ma anche il finale simbolico, sulla falsariga dello scoperchiamento mitologico del vaso di pandora, quel messaggio criptico ripetuto ossessivamente 'da non aprire'... e così ci lascia prematuramente un regista che ha fatto terra bruciata attorno a sé, non badando troppo ai toni e ai modi o ad accattivarsi simpatie importanti, con perentoria lucidità si è sempre distinto ad attaccare, indistintamente dai partiti, politica, la stessa costola della chiesa, la mafia traducendo gli scritti di Sciascia, e ad inizio carriera, quasi sul modello della sensibilità introspettiva di Pietrangeli in universo femminile, l'alienazione umana, la nevrosi, la paranoia e le turbe esistenziali.