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LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI regia di George A. Romero

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Alpagueur     8½ / 10  08/11/2020 21:05:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film, diretto, scritto, fotografato, montato e musicato da George A. Romero, è quello che potrebbe essere considerato il ponte di collegamento tra i film horror classici e i film moderni più intrisi di sangue; per i motivi che è in bianco e nero e mantiene ancora il tono classico ma allo stesso tempo aggiunge più violenza, un focus sugli umani e ovviamente la mania dell'orrore che è: il morto vivente (zombie). Sì, giusto per quelli di voi che non lo sanno, si ritiene che "La notte dei morti viventi" (a.k.a. "Night of the living dead") abbia creato lo zombi moderno. Questo film ha completamente scioccato il pubblico all'epoca, era diverso da qualsiasi cosa avessero mai visto! Il film inizia in un cimitero, uno dei principali punti fermi dei film horror, a cui Romero ha dato pochissimo set-up, e poi bum! Gli zombi attaccano. È fantastico perché ti prende alla sprovvista proprio come i personaggi del film. Poi molto velocemente sei proiettato in una casa solitaria in pianura, qui è dove il film si trasforma da buono a vero capolavoro. Questo è quando sempre più personaggi iniziano a essere rivelati, la scrittura di questi personaggi è semplicemente fantastica, suona molto come persone reali che parlano e/o litigano. Il film è anche un buono studio dei protagonisti, che ci mostra come il vero io delle persone salti fuori in un momento di completo caos. Il mio personaggio preferito è Ben, principalmente perché è l'unica persona che cerca di ragionare. Gli zombi (anche se non sono vengono mai chiamati zombi) sono i mostri di questo film, ora rispetto agli zombi di oggi sono molto diversi, anche questo risale alla violenza dei film che per gli standard dell'epoca era semplicemente cruenta, inesorabile, ma per quelli di oggi però è molto docile. Molte delle scene di questo film sono iconiche, dagli zombi che si lamentano allo "stanno venendo a prenderti Barbra". Altre due cose di cui parlerò, la prima è il finale. Il finale de "La notte dei morti viventi" è uno dei più grandi shock cinematografici di tutti i tempi, non lo rivelo ma è una svolta brillante. E l'ultima cosa di cui parlerò è l'impatto del film. Il film è stato nuovamente incredibilmente influente con la violenza, ma ha anche affrontato un grosso problema dell'epoca, i diritti civili. Il personaggio principale di questo film era un uomo di colore (Duane Jones), che nel 1968 era inaudito, ma George A. Romero è andato avanti e lo ha fatto accadere. Le musiche, dello stesso Romero e di Karl Hardman, sono discrete ma non certo al livello di quelle di Simonetti nel film "Zombi" del 1978 (diretto e sceneggiato sempre da Romero). Alla fine si tratta di un film eccellente e diretto con grande intelligenza, con buone dosi di horror e shock. Ha avuto negli anni a seguire remake e innumerevoli imitazioni. Costato poco più di 100 mila dollari, ne incassò oltre 5 milioni. Esiste una versione colorizzata. Nel 1998 fu rieditato con 13 minuti in più, tutti tagliati dal regista nel 1968. E' ambientato in Pennsylvania (Monroeville e Pittsburgh...così come "Creepshow" e "Zombi", ed il 'Evans City Cemetery', diventato ben presto famoso proprio grazie a questo film).
76eric  08/11/2020 21:53:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il 1968 può essere considerato l' anno spartiacque fra l' attualità e il mondo che c'era prima da un punto di vista sociologico e culturale. La famosa Rivoluzione sessantottina!! E questo film di Romero è una delle migliori testimonianze di quell' epoca... Ma anche la filmografia moderna è partita grazie a ciò che successe in quell' anno. Prova a pensare alle accurate immagini futuristiche di 2001 Odissea nell spazio di Kubrick. Mai visto prima un qualcosa di così ben fatto ed aderente alla realtà. Prova inoltre a comparare la figura della donna in questo film con quella di Zombi di 10 anni dopo. Nel film del 1968 la donna ha bisogno di protezione e di aiuto della figura maschile, mentre nel film del 1978 sà badare molto bene a sè stessa.
Parlando più in generale molti possono preferire Zombi del 1978, anche grazie alle accurate musiche dei Goblin e per l' essere più attaccati a questa società attuale o ancora per via dei colori, ma non è il mio caso, per me questo è il film numero 1 sugli zombie e che assieme a Psycho del 1960 ha dato il via all' horror contemporaneo. Quello di Romero ha riscritto i canoni dell' horror fantastico o sovrannaturale, mentre quello di Hitchcock l' horror thriller. Diciamo che Psyco ha perfezionato ed amplificato quei temi che Siodmak aveva ben espresso con un tono piuttosto contenuto nel famigerato e bellissimo "La scala a chiocciola" del 1946. Tornando a La notte die morti viventi, mettere come protagonista un attore di colore, in quel periodo è stato una genialata. Così come l' amaro finale...
Alpagueur  08/11/2020 23:16:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao grazie, non avevo fatto caso al parallelismo fra le due donne. Io considero Creepshow del 1982 il miglior film in assoluto di Romero, per tutta una serie di motivi che vanno al di la delle metafore sociologiche e dell'inquadramento storico (colonna sonora, sceneggiatura, ambientazione, trucchi, cast, dialoghi, fotografia...), seguito da Zombi del 1978, da questo del 1968 e da Il giorno degli zombi del 1985 (ho quindi rispettato questi rapporti anche nei voti). Questo resta comunque un cult, meno di 8 non gli si può dare. Ma non posso dargli nemmeno 10 o 9, perchè andrebbe a scontrarsi con altri cult movies (sempre horror) che ritengo un po' più intriganti nel complesso (Suspiria, Halloween...)