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ZOMBI regia di George A. Romero

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kingofdarkness     9½ / 10  27/07/2015 11:44:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel 1968, George Romero creò "La Notte dei Morti Viventi", un film che diventò subito cult e cambiò totalmente la percezione dell'horror a livello cinematografico.
Nel 1978, dieci anni dopo, Romero torna sulle scene con un sequel, "Dawn of the Dead", da noi ribattezzato ingiustamente Zombi, con il quale riprende da dove ci aveva lasciato.
Tantissime le novità rispetto al capostipite della serie.
Innanzitutto non più bianco e nero ma colori, e già qui si notano delle sostanziali differenze a livello di messa in scena. Il fidatissimo collaboratore Tom Savini, che definire un maestro del trucco sarebbe riduttivo, spadroneggia a destra e a manca in quanto a rappresentazione del trucido e del gore, con scene che ancor oggi, nel periodo del computer e della CGA, fanno letteralmente rabbrividire (nonchè rimpiangere quei tempi ormai andati…).
Anche la trama è decisamente più articolata, si cerca di dare più spiegazioni possibili sul fenomeno dei morti viventi mettendo allo stesso tempo in luce la disperazione umana nello scoprire che non vi è alcuna soluzione per arginare il problema.
Qui Romero è grandioso non solo nel trasmettere tensione e nel sapere sempre scegliere le inquadrature più suggestive per rappresentare il degrado dell'essere umano di fronte a tali eventi, ma anche nel contestualizzare la vicenda in uno scenario socio-politico estremamente realistico, utilizzando la paura verso l'ignoto per rivelare tutte le lacune e le fragilità del sistema sociale del tempo.
Ci sono poi alcuni aspetti tecnici del film che probabilmente, ad oggi, risultano non perfetti, come ad esempio la gestione dei tempi all'interno del centro commerciale (alcune sequenze tirate troppo per le lunghe, molti dialoghi, tempi morti, etc.), ma si tratta probabilmente di scelte volute dal regista al fine di trasmettere l'ansia vissuta dai protagonisti nella sua totalità, senza riduzioni nè spazio per l'immaginazione. Tutto documentato e chiaro, come un libro.
Anche a livello di sceneggiatura non trovo difetti degni di essere riportati. L'intero scenario è realizzato alla perfezione e con la massima cura per i dettagli. Forse qualcuno che ne capisce più di me potrà trovare altri difetti o punti su cui discutere, ma per quanto mi riguarda, non c'è veramente nulla in questo film che non vada bene.
Un'ultima nota la spendo come encomio verso le musiche martellanti dei Goblin, che sono ciò che di più non si può avere in termini di accompagnamento per un film del genere.
Cult assoluto.
Kesson  27/07/2015 12:05:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, ho letto con interesse la tua recensione e ti invito a leggere il mio commento sul film in questione.

Tutti i dubbi che proponi li avevo anche io prima di conoscere la versione di "Dawn of the Dead" curata interamente da Romero e non la versione italiana, curata da Argento, che tutti in Italia conosciamo.

La versione di cui parlo, interamente curata da Romero, nonchè la sua preferita, è la U.S. Theatrical Cut di 128'. Ti assicuro che tutti i dubbi che hai, e che anche io avevo, verranno spazzati via.

Un saluto,

K.
kingofdarkness  27/07/2015 12:27:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Kesson, grazie per la dritta.
In effetti la conosco già la versione integrale di cui parli (presente nel cofanetto della Alan Young), anche se ammetto di non averla ancora vista.
La prossima volta, ormai...
The Gaunt  27/07/2015 13:38:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fra l'altro la confezione della Alan Young è una delle migliori distribuzioni in dvd mai uscite in Italia. Veramente imperdibile per i cultori e non solo.