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ZOMBI regia di George A. Romero

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elio91     8½ / 10  15/12/2010 21:06:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono mai rimasto folgorato né particolarmente colpito da La notte dei morti viventi pur riconoscendone l'importanza avuta nella storia del cinema. Ma riuscire a migliorarsi toccando gli stessi argomenti con una storia ancora una volta riguardante gli zombie (ovvero l'uomo e i suoi bassi istinti) non è cosa facile e Romero c'è riuscito.
Il suo sequel,sempre che si voglia definirlo tale e d'altronde prima era la notte (inizio) ora è l'alba (e difatti tutto è già cominciato),è non solo pieno d'azione nella sua versione uncut ma contiene momenti di riflessione sull'uomo mai banali e sempre azzeccati con critiche ironiche e che cadono anche nel comico: l'istinto degli zombi di recarsi al centro commerciale per puro istinto,le varie vicissitudini che si vengono a creare nel gruppetto di persone con questioni riguardanti anche argomenti al di fuori della situazione che vanno vivendo...
Due ore sono forse troppe,però,e allora mi riservo di aggiungere una risposta al commento quando visionerò la versione uscita in Europa rimaneggiata (ovviamente col consenso dell'amico Romero) da Argento e contenente interamente la musica dei Goblin.
Comunque a ben vedere ritengo sia difficile superare questa versione integrale di Romero per alcune scene piene di significato, scene che permettono al film di elevarsi al di sopra delle altre pellicole di genere.
Ci mette un pò a carburare,sarà forse per lo spaesamento che si prova nel vedere come tutto sia già cominciato e si sia già al centro dell'azione.
Col procedere della storia Romero è esperto nel rendere le sequenze d'azione tese e avvincenti senza rispettare alcun canone prestabilito da Hollywood e servendosi degli ottimi effetti sanguinolenti di Tom Savini,anche motociclista fetentone all'occorrenza. Non sono un amante della violenza a tutti i costi ma mancavano nella Notte dei morti viventi tutti questi effettacci di carni strappate,teste sanguinolente e quel colorito bluastro da zombi vuoi per l'età,i mezzi o la censura dell'epoca.
La chicca è stato ambientarlo in un centro commerciale,un altro posto non sarebbe stata la stessa cosa. E il pessimismo che pervade tuttavia non sembra voler dire che Romero abbia finito di dire la sua sull'uomo,anzi pare ci sia ancora molto da...sviscerare.