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ZOMBI regia di George A. Romero

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BlackNight90     10 / 10  05/10/2010 18:11:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Quando i morti camminano, signori, bisogna smettere di uccidere o si perde la guerra"

Il mio preferito della saga romeriana dunque il migliore, non rivoluzionario come il primo ma lo stesso un capolavoro.
Lo spirito tagliente dell'invettiva di Romero è sempre lo stesso di Night of…, stavolta cambia l'obbiettivo dell'attacco, si allarga la portata della caduta dell'uomo: se prima tutto si svolgeva in una casa, ora è il mega-super-centro commerciale, tempio per eccellenza del consumismo, ad essere la sede dell'ennesima occasione mancata dall'umanità.
I morti viventi nel grande magazzino sono la metafora più azzeccata di Romero che, senza pretese di analisi sociale fissa un'istantanea della società che si stava formando e che oggi domina incontrastata (guardatevi intorno, quando andate in giro, le facce di quelli che girano tra le vetrine buttando i loro soldi per fare shopping; poi guardate anche le facce di quelli che hanno uno stipendio…): l'unica differenza tra quegli zombie e quelli di oggi è che questi ultimi sono più veloci.
L'umanità è stata punita, non si sa da chi o da cosa (Romero per la prima volta sembra suggerire anche un fattore religioso) probabilmente da se stessa e dalle sue scelte, perché in sostanza capitalismo vuol dire cannibalismo, nonostante lo si chiami in altri modi lusinghieri.
E gli zombie, omologati e uniformizzati, per coazione a ripetere vagano nel luogo che li ha accolti e li ha soddisfatti, un nuovo habitat la cui logica è entrata così a fondo nel loro animo da cambiare la loro natura, e superare la morte.
I vivi, anche loro non imparano la lezione, chi decide di circondarsi anche in una situazione di pericolo, di cose inutili, chi è disposto a morire e uccidere pur di non perdere quei lussi (non solo la banda di motociclisti ma anche Stephen, che difatti ne pagherà le conseguenze).
E' il film della saga dove maggiormente i personaggi hanno un'umanità sofferta e sono delineati nei loro caratteri, soprattutto la bella Fran, impegnata disperatamente ad affermare se stessa.
E' il film dove la tensione è maggiore,e gli effetti speciali del buon Savini, che compare in un cameo nei panni di un biker sciroccato, sono particolari, ma contribuiscono a dare al tutto un'atmosfera grottesca e ironica, soprattutto nelle magistrali sequenze dell'attacco finale.
Da ricordare le musiche by Goblin&Argento che finalmente si rende utile nella versione europea del film (ma che poi, tanto per riequilibrare il suo karma, farà un obbrobrio con Martin, sempre di Romero).
Nonostante i giochi, le avventure dei sopravvissuti rifugiati in quel limbo fatto di plastica e di prodotti, c'è in tutto il film un senso di amara consapevolezza riguardo al destino dell'uomo, un pessimismo ribadito nel finale: l'elicottero riesce a sollevarsi, ma la benzina è poca.