DitaAppiccicose 8 / 10 05/06/2016 12:02:55 » Rispondi Il secondo film di Romero sugli zombi ( che nel titolo italiano perde la continuità col primo lavoro ) è forse il film più famoso nel suo genere, oltre che tra i migliori. Si passa dal bianco e nero al colore, la casa di campagna del primo film diventa un centro commerciale, ma le novità sono soprattutto stilistiche e di contenuto. Romero per preparare "Dawn of the dead" aveva lavorato molto con Dario Argento ( allora al top... ) e si vede: alcune inquadrature sembrano di Argento, certe scene e certi colori anche. Dal punto di vista stilistico, quindi, ci sono molte più scene splatter, con tanto sangue, sbudellamenti e macelleria varia, il tutto reso molto bene da Tom Savivi ( che recita pure la parte del capo dei motociclisti ). Gli zombi entrati maggiormente nell'immaginario degli appassionati, insomma, sono questi. Come contenuti, però, "La notte dei morti viventi" era decisamente superiore: l'orrore del vivere una situazione quotidiana come quella vissuta dai protagonisti, qui si percepisce solo a tratti, soprattutto verso la fine. L'incubo in cui si trovano i protagonisti è, insomma, più spettacolarizzato. Evidente ed interessante, però, il messaggio: il centro commerciale, simbolo del consumismo, come luogo verso cui tendono ad andare gli zombi perchè così erano abituati in vita ed in cui trovano rifugio i vivi nell'illusione di poter continuare una vita normale anche in quell'inferno. Non solo: vengono anche evidenziate la difficoltà delle persone ad organizzarsi nei momenti critici e la superficialità con la quale certe situazioni vengono gestite. Ottime le musiche dei Goblin, recitazione migliore rispetto al film precedente e