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MANIAC regia di William Lustig

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Guy Picciotto     8½ / 10  03/09/2008 11:52:44 » Rispondi
Frank Zito passa le sue giornate con i suoi manichini, senza un lavoro, uccide e toglie lo scalpo alle sue vittime, tutte donne, parla con se stesso in una sorta di sdoppiamento della personalità e in un crescendo di follia prende da solo la strada verso l’autodistruzione
Lustig riesce grazie al mitico Joe Spinell a far uscire la sporcizia e il degrado dal tubo catodico e/o schermo cinematografico in una maniera impressionante....
"finita la visione si sente quasi il bisogno di lavarsi"
un "Henry pioggia di sangue" ante-litteram e ben più claustrofobico e malsano del suo successore.
Quell’affannare continuo e scomposto (quasi da crisi asmatica) che sentiamo in sottofondo del killer, come se i microfoni fossero piazzati nel suo collo, questo arrancare col respiro, è una delle cose che più rendono il marciume di questo film, anzi si potrebbe benissimo affermare che il senso di malattia derivi più che dalle immagini proprio da questa caratterizzazione.
La camera di Frank, i suoi feticci, i suoi manichini raffiguranti donne, i pensieri schizzati che gli percorrono la mente, la sua camera da letto allucinante.
Visione a tutto tondo del sentimento che è violenza, perchè è dalla violenza che si genera l'istinto ed il prodotto.
Un film volutamente dimenticato dai più, per la carica negativa e disturbante che si porta dietro da più di vent'anni