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MANIAC regia di William Lustig

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Gabe 182     7½ / 10  20/07/2023 00:01:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Impressionante, un film del 1980 veramente impeccabile, può rientrare tranquillamente tra i migliore del genere.
Glaciale ritratto di una mente malata ambientato in una città costantemente buia e tetra, malsano ma tutt'altro che gratuito.
Dal soggetto e la sceneggiatura del suo attore principale, William Lusting ricava un efficace e claustrofobico thriller metropolitano che, salvo ripercorrere i luoghi comuni di un genere con esempi ben più rimarchevoli si apprezza per alcuni originali dettagli della messa in scena che riproducono le ossessioni 'in soggettiva' di una compulsione omicida e per l'inquietante immaginario edipico di una raccapricciante collezione di manichini orrendamente acconciati nella squallida 'casa di bambole' del suo disturbato protagonista. Il film di Lusting mostra una buona propensione a riprodurre con un certo rigore un efficace climax di tensione e di latenti pulsioni misogine.
Gli effetti speciali di Tom Savini sono tra i migliori che abbia fatto, su tutti, la testa che esplode (lui interpreta la vittima), una delle scene migliori del genere. Inquietante la musica di Jay Chattaway.
Ottima la prova del buon Joe Spinell che presta il suo volto butterato da meticcio italo-americano alle lombrosiane fattezze del più classico dei maniaci omicidi e da ricordare. I suoi monologhi nel suo lugubre appartamento, circondato da manichini femminili, nella loro follia sono di una lucidità agghiacciante.
La sorpresina finale un attimo prima dei titoli di coda poteva essere evitata, ma il film è di un epoca in cui la serie b aveva idee e coraggio, e usava il sangue non soltanto come mero strumento commerciale. Infine, un sequel venne annunciato ma mai girato.