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IL SERPENTE E L'ARCOBALENO regia di Wes Craven

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pinhead88     8 / 10  08/06/2010 04:38:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una piacevolissima sorpresa questo horror di Craven.fortunatamente non si è rivelata la solita scemata insulsa e noiosa sugli zombie,ma un horror tenace e suggestivo.veramente bello.
pinhead88  08/06/2010 04:44:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
da non credere che questa perla abbia una media inferiore a quella ***** di shivers...
bulldog  08/06/2010 07:37:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premesso che Shivers è un capolavoro, , me devi spiegà cosa c'entra il paragone tra questo film di Craven(tra i suoi migliori) e Cronenbeg regista di ben altro spessore a livellio di tematiche.
pinhead88  08/06/2010 08:29:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono horror tutti e due

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bulldog  08/06/2010 09:33:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabè allora paragoniamo shining a yeti.Son tutti e 2 horror.
Gli horror di Cronenberg han delle tematiche importanti, non posson esser presi come dei thrashoni e paragonati chessò a quelli di Fulci.
Poi oh, chiaro che non ti possa piacere Croneberg, ci mancherebbe.

pinhead88  08/06/2010 10:14:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
oh,io proprio non riesco a cogliere queste tematiche importanti da parte di cronenberg,poi in shiver altroche.boh,dimmi tu
bulldog  08/06/2010 10:41:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Shivers:

"C’è già il Cronenberg che sarà. Ancor più apprezzabile qui poiché i mezzi economici erano sensibilmente inferiori. C’è già l’indissolubile relazione fra l’elemento psichico e quello fisico, ove è il secondo a legiferare sul primo, con un gusto spietato e oltremodo sincero di indagare l’umanità attraverso il corpo e le sue mutazioni (o adattamenti). Non pare a tal riguardo casuale il dato che la componente che anticipa il futuro provenga, già in questo film, dalla medicina, né che tale futuro sia in realtà un non-futuro: nella ricerca per rimediare alla pratica del trapianto s’innesta l’originale e più essenziale deviazione umana: la chimera della sregolata soddisfazione carnale spinge un medico a stravolgere quella ricerca, e allora i parassiti risvegliano nei corpi che li ospitano i più sfrenati desideri sessuali, così eccessivi da ottundere la coscienza, così assoluti da trasformare gli esseri umani in puri impulsi erotici. È chiaramente una visione tragica del futuro, quella di Cronenberg. Ma c’è dell’altro. Più sotto. Più in alto.
Al di là degli effetti strettamente scenici che hanno dato al regista fama im-mediata già da questo film, è già in questo film che la sua sensibilità fuori dal comune si manifesta prendendo rotte inattese. Non si tratta di un grossolano tendere allo splatter né nell’agitarsi fallico dei parassiti né nelle sequenze di affioramenti e gonfiori vari dagli stomaci dei personaggi. È piuttosto altro che arriva allo spettatore. Come la coda di una paura, di una minaccia. L’orrore, un percepibile orrore per il contatto fisico, prende a imperare sulla scena bandendo e allo stesso tempo innescando, per contrasto, quella purificante frenesia carnale che è destinata, nella logica dell’annientamento, a invertirsi. Il sesso è umano più ed oltre la ragione, ma è nell’annullamento della ragione che si nutre la fine. Pensiamoci un attimo: siamo a metà degli anni Settanta, la stagione dell’amore libero è passata ma palpabile, è già il regno dell’eroina, della siringa; di lì a poco piomberà a otturare le carni la sindrome da immunodeficienza acquisita, l’AIDS, i cui primi casi risalirebbero al 1959 (Congo), al 1969 (Saint Louis, USA) e al 1976 (Norvegia), ma è solo nel 1981 che a Los Angeles sarà ufficialmente identificata l’epidemia. Da allora l’esperienza sessuale ha assunto una sgradevole patina orrorifica che ha convertito le antiche inibizioni morali in più nuove e sempiterne remore. Una sorta di scontro finale fra la sessualità intesa come strumento che garantisca vita eterna – filiazione, continuazione della specie – e la sessualità intesa come fucina di malattia, di consumazione, di morte.
Cronenberg ha dunque avuto il merito puramente intuitivo di rappresentare la malattia erotica come seme di distruzione dell’uomo, e lo ha fatto con la solenne drammaticità che il tema richiede. Lo ha fatto ricevendo l’insegnamento, certo, dei morti viventi di Romero (1968), ma spalancando a sua volta le porte per un’altra epocale storia di parassiti: Alien (1979). Con una differenza sostanziale che fa del suo lavoro un prezioso punto di partenza: l’incomparabile genuinità espressiva di fronte ad una storia dai risvolti così fondanti. Allora si evidenziano un pre-finale sconvolgente in cui la collettività è inebriata dalla sete di liquori corporei, e il finale vero e proprio che stacca dal resto del film con fine ironia e preannuncia, insieme con quella del film, la fine della civiltà."

pinhead88  08/06/2010 11:17:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah,ti posso solo dire che io non ho visto nulla di tutto ciò,ma solo un film dim*****,figurate se me mettevo pure a pensà alle metafore,ecc..se un film non mi piace, automaticamente non mi frega nulla di scoprire il significato o il messaggio che cela.sono fatto così purtroppo
eppoi francamente nn ci trovo lo stesso nulla di geniale.
bulldog  08/06/2010 11:34:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va bene dai, lasciam stare.Amen

pinhead88  08/06/2010 12:00:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e infatti amen è l'unica cosa che poi di,sto film manco se sto pe morì lo rivedrei.so capatosta
ciauz
KOMMANDOARDITI  08/06/2010 12:20:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Viva la sincerità !!!!
"Capatosta" = Marchio registrato da me medesimo = 100 euro di diritti d'autore :-D
Grazie.
pinhead88  08/06/2010 12:35:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahah,la terronia appartiene anche a me,ricordi(punto i.)
bulldog  08/06/2010 12:36:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Viva la sincerità un par de balle in questo caso.
Io di fronte a registi in cui colgo uno spessore filosofico al max dico 'non ho compreso, non ho recepito'.
In questo caso Pinh non vuole mettersi in discussione, non motiva e l'unica spiegazione che da è che 'è noioso' e 'fa schifo'.
Insomma, non è un bell'atteggiamento ma non posso che dire 'amen' appunto.

Io ho avuto un approccio simile al suo con M.Butterfly di Cronenberg, poi mi son reso conto che richideva una lettura diversa e più attenzione, me lo son rivisto e ho rivalutato, rimani capatosta Pinh, d'ora in poi parliam solo di musica che è meglio :-)
pinhead88  08/06/2010 12:53:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
fondamentalmente i film brutti con significato nascosto li ho sempre odiati.questo ne è un esempio lam,pante.poi è inutile rivederlo,me lo ricordo benissimo
bulldog  08/06/2010 13:57:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è un esempio lampante, sei l'unico a pensarla così in sezione commenti per fortuna.

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pinhead88  08/06/2010 18:51:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
un esempio lampante per me ovviamente

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pinhead88  08/06/2010 12:28:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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KOMMANDOARDITI  08/06/2010 12:39:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alcuni già li conoscevo (ti riferisci alla lista dei brani attualmente ascoltati?)
Comunque sembrerebbe che abbiamo gusti molto simili : vedasi Leone Di Lernia... ;-D

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pinhead88  08/06/2010 12:47:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no,dicevo a bull :) io e te avevamo già discusso sul forum se nn erro
cmq ***** si leone di lernia spacca,da ragazzino era uno dei miei miti

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pinhead88  08/06/2010 12:58:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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bulldog  08/06/2010 12:49:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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KOMMANDOARDITI  08/06/2010 12:58:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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pinhead88  08/06/2010 13:11:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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pinhead88  08/06/2010 13:20:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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bulldog  08/06/2010 11:46:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PS: prova a leggerti la pagina di wikipedia su Cronenberg, magari riesci a veder i suoi film in un'altra ottica che non come semplici 'horror'.
Se poi rimani sulla stesa linea del 'mi fa caga.re'...bè sei irrecuperabile :-))

Ciauz
pinhead88  08/06/2010 12:03:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma già te l'ho detto,mi fanno schifo a priori
naked lunch però mi ha colpito.