Rand 7½ / 10 21/02/2010 15:23:48 » Rispondi Sinceramente penso che le aspettative su questo film fossero troppo elevate. Infatti i voti riflettono quell'attesa, che in parte non è stata diattesa secondo me. Indumbiamente Jhonston non è un grandissimo regista, ma devo dire, che riprendendo l'opera la dove mark romanek era stato cacciato via, riesce comunque a non snaturare la storia. La sceneggiatura privilegia un aspetto classico della storia, certo si sarebbe potuto procedere diversamente, ma devo dire che alcune cose , almeno per me, non sono risultate così scontate.
il fatto che il padre si Talbot sia egli stesso un licantropo, ma che abbia mantenuto la bestia imprigionata, per evitare di fare vittime, ma che alla fine, complice una disattenzione, l'ubriacatura, abbia ucciso il fratello di Larence.
La storia è PARECCHIO CUPA, devo dire che ha l'impianto classico di un horror, complice i vecchi espedienti per far saltare , anche interiormente lo spettatore Non pensavo fosse così splatter, una piacevole sorpresa, visto i film educorati degli ultimi anni. Inoltre gli effetti speciali sono ottimi, nella trasformazione l'uso della cgi è limitata all'inizio, per poi continuare con make-up e maschere.
il licantropo è spiccicato quasi a quello interpretato da Chaney nel 1941. Oltretutto poteva sembrare ridicolo, ma non è così.
Anche il fatto che Jhonston preservi la gratuicità del mostrare la creatura. Soprattutto all'inizio accresce la curiosità(vecchio trucco ma che funziona sempre). nel finale la cgi ha forse preso un pò troppo la mano, e si vede
vedi duello tra licantropi, comunque molto violento e credibile.
Gli interpreti sono più che buoni, Benicio del Toro , Hokpkins, Hugo Waving, Emily Blunt e gli altri comprimari, riescono a dare una tensione maggiore alla storia. Ottima la fotografia scura e fumosa, che denota un atmosfera cupa e malsana, tipicamente horrorifica alla storia.
i sogni sono abbastanza spaventosi da far saltare virtualmente lo spettatore sulla poltroncina. Con il licnatropo che torna e ritorna.
Scene d'azione ben congegniate, soprattutto a londra, anche quelle girate nell'ospedale psichiatrico. In definitiva un buon horror di genere, che non poteva procedere diversamente
c'è perfino la possibilità di un sequel, non scontato però visto il costo del film.
La score di Danny Elfman è cupa e cavernosa, adeguata. In definitiva un film che intrattiene con una classica storia di orrore, e mantiene un ritmo sostenuto. Da rivalutare.. Finale classico