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DUPLICITY regia di Tony Gilroy

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pioss     6 / 10  13/04/2009 14:38:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono un estimatore folle di Tony Gilroy. Il suo cinema cervellottico è molto apprezzato in America, meno in Italia. Come per Michael Clayton anche qui la regia è sofisticata ma la trama è confusa e tirata troppo per le lunghe. La sensazione è di guardare un film senza capire gran che, e se non fosse per alcuni dialoghi intelligenti tutto cadrebbe nelle noia. Il regista si diverte a confondere i piani temporali, a cercare un cavillo narrativo a cui aggrapparsi per confondere lo spettatore. Flashback, rallenty e tracce lounge ricamano aggrovigliosamente complicità e sospetti dei due protagonisti senza però mai affondare le unghie. Non un film sentimentale, nemmeno un thriller, forse una commedia sullo spionaggio industriale della cosmetica con poco fumo e poco arrosto, salvato da un finale inatteso. Owen bravo, la Roberts anche, imparasse a camminare sarebbe addirittura meglio. Giamatti e Wilkinson punte di diamante, caricature emblematiche del consumismo americano, forti e carismatici in ogni scena. I due protagonisti se la cavicchiano, merito una certa alchimia nata ai tempi di "The Closer", ma non traspirano emozioni autentiche nemmeno quando vengono toccati i sentimenti. Il film si apre e si chiude in un contesto a tutto tondo beffardo, attraverso una buona fotografia ma generando troppa confusione e richiedendo troppa attenzione fino a risultare quasi noioso. L'epilogo giunge salutare antisoporifero quando i giochi potevano essersi già chiusi da un bel pò. Consiglio solo per i 4 attori.