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CHE - L'ARGENTINO regia di Steven Soderbergh

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  17/04/2009 16:06:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Portare un’icona della storia recente sul grande schermo non deve essere impresa facile,in questo caso diventa ancor più ardua non solo per la complessità del personaggio,ma soprattutto per l’approccio di Soderbergh, in grado solo a tratti di trasmettere il carisma e lo spessore di un uomo divenuto simbolo.
Se da una parte è da ammirare la costruzione temporale del racconto,alternato tra la marcia nella jungla verso L’Avana e il celebre discorso tenuto al palazzo dell’Onu nel 1964,lascia perplessi la volontà narrativa del regista,che si affida ad episodi,piccoli avvenimenti di vita quotidiana per cercare di far emergere le caratteristiche peculiari di Ernesto "Che" Guevara.
Il vizietto del regista,il quale ama spesso sperimentare, in questo caso gli si ritorce contro,la miriade di episodi apparentemente slegati tra loro finiscono con l’annoiare e non coinvolgere a sufficienza,dando così vita ad una pellicola fredda,quasi distaccata,un controsenso incredibile per un personaggio che ha basato sulla passione e sull’amore per la libertà l’intera esistenza.
A Soderbergh va dato atto di rifuggire la retorica e di non cercare la facile scorciatoia per rendere più amabile il suo personaggio,il tentativo di mostrane anche il lato meno affascinante,o se vogliamo più detestabile, è da premiare,tanto quanto la capacità mimetica di Del Toro,perfettamente a suo agio ed autore di un’interpretazione notevole.
Paradossalmente però a scuotere dal torpore è un evento importante ai fini storici,ovvero la battaglia di Santa Clara,unico momento davvero riuscito dell’intera pellicola,ma in definitiva però poco interessante per delineare meglio il Che.
Non trovandoci al cospetto di un action movie appare evidente che qualcosa in precedenza non abbia funzionato a dovere,più precisamente si potrebbe dire che il film non emoziona a causa di un personaggio troppo semplificato e di un racconto eccessivamente frammentario.