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MILK regia di Gus Van Sant

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anthony     9½ / 10  25/01/2009 16:59:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Via la smortezza di maniera e onanistica del vecchio Van Sant! Evviva!

Ecco Milk, il nuovo, fresco orizzonte liberale e libertario che narra superbamente delle gesta dell'attivista gay Harvey Milk.
Una magnifica pagina di storia e di conquista del diritto, una lotta libera e senza confini, senza meschino pudore o finto tornaconto destinatario Se Unicum; la speranza che non si eclissa con la fine ma che ripone tutta la sua forza nel futuro e nel dopo: quel dopo che forse, beffardamente, è arrivato troppo in anticipo...ma che, di certo, non si è lasciato cogliere freddo e poco riscaldato! La buona faccia di aver agito pubblicamente senza nascondersi e senza mezzi fini, ha garantito di fatto l'enorme successo della mobilitazione e, con una sola fine...in pratica l'inizio di tutto; l'inizio di una nuova era e l'inizio del viaggio da parte di una caratteristica normalissima della natura che, ad oggi, ha già macinato parecchi chilometri...ma che purtroppo non può che trovare, ancora troppo spesso, enormi tronchi sradicati lungo il suo sentiero;
...ma chissà!? forse senza persone come il signor Milk non sarebbe neanche stato possibile appiattire una semplice sterrata per il via!

Sceneggiatura perfetta, attori in stato di apoteosi recitativa (Sean Penn è stato unicamente e grandiosamente Harvey Milk in questa pellicola...), la ricostruzione della S.Francisco di fine anni'70 è commoventemente strepitosa, la fotografia non sfigura certamente e...benedetto il Cielo!, era ora che Gus Van Sant dirigesse un film che trovasse veramente significato nei pressi di quell' Arte chiamata Cinema. Questo è cinema signori miei!
...e che cinema!!
amterme63  03/02/2009 09:07:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento. Scritto molto bene. Complimenti.
anthony  03/02/2009 10:17:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazias ;-)
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  26/01/2009 19:05:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho risposto a te sull'altro commento... spero che tu lo capisca e spero anche di redimermi ai tuoi occhi prima di consigliarmi di studiare l'alfabeto

Ps. parliamo piuttosto del film: trovi che alla fine il martirio sia l'unica strada possibile per le idee o il regista tenda a esprimere anche il dissenso per le battaglie sociali destinate a finire male ("Non so se ci arrivo a cinquant'anni)?