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UN MATRIMONIO ALL'INGLESE regia di Stephan Elliott

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LoSpaccone     8½ / 10  08/07/2009 19:40:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so gli altri cosa abbiano visto, forse distratti dal pop-corn, ma questo “Easy virtue” è un capolavoro di eleganza e intelligenza che ha praticamente tutto: dialoghi e battute brillanti, ritmo trascinante, allestimento scenografico accurato ma non troppo patinato, caratterizzazione dei personaggi (tutti!) perfetta per come riesca a non (s)cadere nella caricatura, un cast in gran forma con una Biel eccezionale, sensuale e naturale allo stesso tempo, una regia di gran classe che riesce a creare quell’armonia tra musiche e immagini tipica dei musical più riusciti. Il film gioca sapientemente le sue carte sulla contrapposizione degli estremi, che però non viene sviscerata subito e una volta per tutte ma che si rinnova continuamente prestandosi a letture diverse (città-campagna, inglesità-americanità, modernità-passato) e affonda numerose stoccate alla morale ipocrita e perbenista di un mondo troppo passatista. Il finale può sembrare forse leggermente prevedibile ma viene arricchito dalla rivelazione di un’ intima verità che, proprio perché tale, non viene ruffianamente spiattellata in faccia allo spettatore ma solo accennata. Insomma, una delizia per gli occhi e per le orecchie; avrei voluto che durasse altre 2 o 3 ore…
LoSpaccone  08/07/2009 19:47:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma la gente quando vede un film a cosa pensa, cosa guarda?!? Se un’offesa all’intelligenza come “Zohan” (ma ce ne sarebbero molti altri) ha la media più alta di questo gioiello allora è chiaro chi sia il colpevole della morte della commedia: il pubblico (o popolo...bue...)