Clint Eastwood 9 / 10 16/11/2010 16:17:09 » Rispondi Il primo vero grande atto d'accusa del cinema contro la guerra in Vietnam e in genere. Un male che partorisce un altro male più profondo e gravoso, senza senso. La vita normale dei tre operai presentata prima, durante e dopo la guerra che ogni reparto porta i suoi significati di vita, d'amore e di morte. Cimino firma il suo capolavoro prima di appendere la propria carriera al chiodo dopo il più grande flop che il cinema abbia conosciuto - Heaven's Gate. Il regista ha un tocco del tutto personale, lo definirei slavo perché ha saputo rappresentare una comunità poco "commerciale" e conosciuta per il cinema americano ma non è questo il punto principale. Crea un'atmosfera incredibilmente familiare tra i personaggi e di grande umanità caratteristico del cinema sovietico. A parte la regia e una fotografia pronunciata, un ampio spazio viene lasciato agli attori che regalano ottime performance come De Niro, Walken e Streep. Il finale poi è uno dei belli e riusciti che un film del suo calibro può sognare, lasciando un profondo senso di tristezza.