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IL CACCIATORE regia di Michael Cimino

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dragonfly     9 / 10  08/11/2004 15:15:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film è un capolavoro. E' un capolavoro perché diviso magistralmente in due parti: matrimonio-vietnam, così allegra e ambigua l'una, così delirante e terribile l'altra. E' un capolavoro perché conta può contare su un cast di altissimo livello e a dir poco spettacolare e su un regista che sa fare il proprio mestiere. E' un capolavoro perché riesce a toccarti nei punti più deboli della psiche. E' un capolavoro infine perché lo puoi vedere mille volte e non stanca mai, anzi ti distrugge ancora di più.
Perché allora non dargli 10? Perché la morale, alla fine, è purtroppo sempre la solita: "god bless america".
Niente da fare Cimino, viva Apocalypse Now!
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  12/09/2005 18:16:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La morale è sempre la stessa : God bless America?!
Possibile che l' anti-americanismo a priori debba sempre affiorare, violento, irrefrenabile e fuori luogo....
A mio giudizio l' ultima scena , con quel god bless America, sarebbe in grado di nobilitare anche un film mediocre! E muovere critiche insensate sulla presunta partigianeria di Cimino ( allora Novecento di Bertolucci che è?) è di un semplicismo allucinante e anche indizio di ottusità. Quell' inno intonato prima da uno solo poi piano piano da tutti è la rappresentazione di uno spirito di compartecipazione al dolore, di una risposta lucida e ferma alla tragedia della perdita di un amico. Del resto il film è ambientato in AMERICA che avrebbero dovuto cantare fratelli d' Italia, faccetta nera o bandiera rossa?
Poi quando i nostri calciatori non cantano l' inno d' Italia sono balordi esterofili, invece se uno lo canta in preda ad un' esigenza sincera di conforto è fazioso ( soprattutto se americano). Per quanto riguarda i Vietcong non era assolutamente intenzione di Cimino gettare fango sulla loro "limpidezzza" piuttosto condannare trasversalmente gli attori di una guerra, siano essi american, russi, vietnamiti o argentini... Ti consiglio di giovarti della bellezza incommensurabile del film più che prendere di mira , oltretutto in modo discutibile, dettagli che si prestano per menti superficiali a diesamine inconsistenti!
Aenima  18/11/2004 14:49:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
io la scena finale l'ho recepita così come l'ho descritta nel mio commento, ma può darsi pure che mi sia sbagliato di grosso...
dragonfly  18/11/2004 14:52:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, il problema è nel messaggio: alla fine vogliono far credere che gli americani sono stati sottoposti alla trucida cattiveria dei vietkong (vedi roulette russa, per di più tutta inventata). Cioè, il film nasconde un'americanismo spietato, e dà un'immagine molto negativa sui vietkong. Non c'è nulla di vero in tutto questo, non so se condividi.
Invia una mail all'autore del commento althea  05/02/2005 22:42:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' la solita storia. Tutto è esagerato, vero ? Anche i sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti ? E' una frase fatta per tutti quelli che vogliono tenere gli occhi chiusi. Bravi !
Aenima  18/11/2004 17:56:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su questo hai sicuramente ragione, infatti in tutto il film traspare la violenza subita dai soli soldati americani, ma la guerra è un male universale che non distingue tra divise diverse.
Il discorso poi può risultare implicito (sarari sicuramente daccordo con me nell'affermare che i 5 oscar non gli avrebbe mai vinti con un film esplicitamente antiamericano), ma alla fine tutto viene stravolto.
Il dolore è tale, da risultare quasi inconsolabile.
Michael torna in Vietnam per riprendere l'amico e "portarlo via da tutto questo", non riesce nel suo intento e vede morire Nick davanti ai suoi occhi. Quindi, una volta tornato a casa, brinda alla grandezza americana. Non ti sembra un po' strano come finale Pro america?
dragonfly  22/11/2004 12:36:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un po' di autocritica all'america non verrebbe neanche male. Di tutti i film sul vietnam questo è sicuramente il più nazionalista di tutti, considerando come ha trattato il tema della guerra, più che il finale.
Altri film che ricordo, La sottile linea rossa, Platoon e sopratutto Apocalypse Now, non erano antiamericani, ma hanno descritto oggettivamente la guerra com'è stata.
E se non sbaglio la sottile linea rossa ha vinto 7 oscar (premio che comunque a me non dice niente).
Aenima  22/11/2004 20:52:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sbagli, sbagli....."La sottile linea rossa" era "CANDIDATO" a 7 oscar, ma NON NE HA VINTO.....NESSUNO!!!!
Comunque anche a me il premio di per sè non dice niente e infatti non volevo basare la grandezza di questo film sul numero di oscar ricevuti ma solo sottolineare che "il cacciatore" è molto più critico (verso l'AMERICA) di quanto non possa sembrare. Il fatto, poi, che questo anti-americanismo (anche se il termine non è proprio corretto) sia cosi ESPLICITAMENTE IMPLICITO, gli ha a mio parere consentito di vincere tutte quelle statuette....E' inutile che ci giriamo intorno: "Toro scatenato", nel 1980, era candidato a ben 8 premi oscar, ma ne vinse solo 2 perchè quell'anno ci fu il famoso attentato al presidente Reagan...guarda caso il regista del film era Scorsese, e l'attore protagonista De Niro (le stesse persone che 4 anni prima avevano realizzato "Taxi driver" storia di un reduce ossessionato che tenta di uccidere un candidato alla Casa Bianca....)
Gli Americani (ma credo chiunque) queste cose non le perdonano, e, soprattutto in una cerimonia formale (come è quella degli oscar), non danno premi a chi li critica, li ridicolizza o va a toccare ferite ancora aperte...ho reso l'idea?
Come ho inoltre già detto, hai perfettamente ragione nell'affermare che per tutto il film traspaiono immagini che non hanno conferme storiche e che soprattutto sembrano vittimizzare i soldati americani, ma il finale stravolge TUTTO! (ho già spiegato perchè).
Non puoi solo considerare il tema principale trascurando l'epilogo: "i soliti sospetti"; "angel heart"; "fight club"; "ultimo tango a Parigi"; "schegge di paura"; "arlington road"; "L.A. confidential" -solo per citarne alcuni- avrebbero tutto un'altro significato se non ci fosse la scena conclusiva!!!!!!


dragonfly  26/11/2004 12:17:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si hai ragione, mi ricordavo la copertina del film con i sette oscar, ma evidentemente erano candidature.
Per il resto hai perfettamente ragione, l'Oscar non ha mai premiato film di registi impegnati politicamente, vedi Rossellini, o altri che criticano l'America. E Cimino con quel "God Bless America" si è andato a cercare proprio gli oscar.
Aenima  27/11/2004 13:24:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che questa diventerà un a discussione infinita... ( non fraintendermi, la cosa mi fa molto piacere :-) ).
Io credo che, come del resto sostieni anche tu, gli oscar se li sia cercati mostrando "un'americanismo spietato, e dando un'immagine molto negativa sui vietkong" ( tue testuali parole adattate solo nel tempo verbale )... Ma quel "God Bless America" è talmente cinico... ( se spiegassi ancora una volta il perchè potrei sembrare "LEGGERMENTE RIPETITIVO" ). Secondo me lo puoi recepire come: " LODE A NOI, POVERE VITTIME..." fino alla scena conclusiva. Ma poi: " CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE..."
dragonfly  29/11/2004 17:37:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insomma, ti è piaciuto quel finaluccio nazionalista...
dragonfly  29/11/2004 17:40:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Comunque, intendiamoci, anche a me è piaciuto il film e gli ho dato 9. Ma nel finale mi è crollato il mondo addosso.
Aenima  29/11/2004 20:17:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insomma..SI' (mi è piaciuto quel finaluccio "N O N" nazionalista)

dragonfly  29/11/2004 23:21:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se non trovi l'aggettivo per descriverlo ti posso aiutare io: bugiardo, cialtrone, ipocrita, lecca****, ridicolo.
Comunque, scherzi a parte, ho visto qua e là che abbiamo + o - le stesse idee cinematografiche. Mi fa piacere

In quanto al cacciatore riguardati la scena finale di apocalypse now, poi dimmi qual'è il vero capolavoro. Salutissimi.
Aenima  30/11/2004 12:42:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Ho visto degli orrori, orrori che ha visto anche lei. Ma non avete il diritto di chiamarmi assassino. Avete il diritto di uccidermi, questo sì, ma non avete il diritto di giudicarmi. Non esistono parole per descrivere lo stretto necessario a coloro che non sanno cosa significhi l'orrore. L'orrore ha un volto e bisogna essere amici dell'orrore..."

Ma forse tu preferisci:
"Perché restiamo qui? Noi lo facciamo per tenere la nostra famiglia unita, per difendere ciò che ci appartiene, ma voi americani lottate per il più grosso niente della storia!"

CAPOLAVORO!

E' vero da quanto ho potuto capire abbiamo gli stessi gusti cinematografici...Allora, dal momento che io le mie motivazioni te le ho date (giuste o sbagliate, cercando di ricostruire pezzo per pezzo questo "maledetto" FINALE), dammi le tue, e sulla loro base, continuiamo questa discussione.
dragonfly  30/11/2004 15:36:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vedo che te ne intendi di cinema di guerra... allora capirai che dopo aver visto apocalypse now, la storia del cacciatore è decisamente ridicola. E' vero che l'inno americano alla fine sarebbe un canto alla memoria di nick, un segno di familiarità, un ritorno a casa. Ma nasconde un'ideologia nazionalista. Secondo me i film di guerra americani sul Vietnam dovrebbero essere automaticamente collegati all'autocritica. Altrimenti rischi di fare figure del c.azzo come Gibson con quella schifezza di we were soldiers
(che non è il cacciatore, ma l'ideologia è sempre la stessa).

per quanto riguarda apocalypse, a me è rimasto impressa la parte iniziale (forse il miglior inizio cinematografico di sempre, insieme a quello dell' Infernale quinlan). Quella giungla di palme che prendono fuoco al ritmo di "The end" è il massimo.

Ora tenta di confrontare questa scena con il finale del cacciatore. E' assurdo dai. E' assurdo il messaggio. E poi ovviamente gli americani lo premiano perché ha fatto vedere la "sofferenza" della bella america....
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  12/09/2005 18:22:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai detto bene dragonfly l' inno rappresenta un canto alla memoria di nick, un segno di familiarià , un ritorno a casa, perchè mettere in mezzo allora questa assurda e pressapochistica nonchè qualunquistica teoria del nazionalismo!
Sei così ingenuo da poter pensare che Cimino voleva dipingere un' America bella e buona miseramente afflitta dalla follia vietnamita?
Sveglia, apri gli occhi e goditi il film nel suo splendore! ...
Aenima  30/11/2004 18:15:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PREMESSA:
Apro una breve parentesi che non c'entra molto con la nostra discussione...Ti consiglio assolutamente di vedere (se non l'hai già fatto) "SESSO E POTERE", un film dove l'ideale di "America" viene completamente raso al suolo, insieme a tutte le certezze dello spettatore (nel caso questa mini recensione non ti dovesse bastare ti dico pure che nel cast ci sono De Niro e Hoffman, e che la regia è affidata a Barry Levinson...). Guardalo e se mai commentalo, così apriamo un'altro dibattito ;-)

TORNIAMO A NOI.
Dalla tua ultima risposta ho finalmente capito come hai recepito il messaggio, e ti posso dire che è una chiave di lettura interessante, diversa dalla mia, ma ugualmente valida...Detto questo, è ormai ovvio che ognuno di noi resterà sulle sue convinzioni, avendo letto la pellicola in modo radicalmente diseguale...Ma non è forse per questo che amiamo il cinema?
In fondo un regista può tentare di mandare un messaggio, ma ogni interpretazione può risultare ugualmente valida se si basa su ipotesi fondate.

Alla prossima...
dragonfly  30/11/2004 22:29:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco, con l'interpretazione dell'opera tocchi un tema che abbiamo discusso con cash nel post di Kater su Quarto potere. Il film è, secondo me, l'interpretazione che ognuno di noi dà alla dimensione dell'opera, ed hai perfettamente ragione quando dici che questo è ciò che forma il meraviglioso mondo cinematografico.

Sesso e potere non l'ho ancora visto, ma già di per sé la coppia De Niro-Hoffman promette sfracelli. Lo cerco in questi giorni, anche perché se non sbaglio è il grande cinema liberal americano, che io apprezzo molto. Poi lo commentiamo.

Saluti
desi  16/02/2005 16:20:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai perfettamente ragione.
"Il cacciatore" è un buon film sulla guerra del Vietnam, rovinata però, da sentimenti nazionalisti da parte degli americani...e anche da un pò troppa noia.
Ciao
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  12/09/2005 18:25:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi



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