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L'UOMO DEL SUD regia di Jean Renoir

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dobel     8½ / 10  09/12/2009 14:22:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ogni film di Renoir è un'esperienza di vita e solo per questo merita un posto nella storia della settima arte. Quest'opera non è un capolavoro, ma esprime al pari di altri lavori, un profondo amore per l'uomo e per la sua opera. La natura, personaggio sempre incombente, è il contenitore di tutta una vita. Nel film si sente sicuramente un'eco di 'Furore' di John Ford oppure della 'Via del tabacco'(nell'atmosfera e nella fotografia); certe caratterizzazioni sono sicuramente anti naturalistiche, tuttavia servono a bilanciare pesi altrimenti non perfetti: così l'acidità della nonna (che alla fine diviene simpatica saggezza), è contraltare indispensabile alla eccessiva speranza dei due coniugi. Il senso della famiglia, del clan, della terra, del lavoro sono elementi che rendono la visione di questo film un altro importantissimo tassello nella descrizione che Renoir fa dell'umana esistenza. Se nella 'Grande illusione' eravamo di fronte al tramonto della classe sociale intesa come divisione fra uomo e uomo, se nella 'Regola del gioco' eravamo di fronte all'impossibilità di abbattere le stesse barriere sociali, se nel 'Fiume' eravamo di fronte allo scorrere della vita inserita in un contesto più ampio che trascende la singola esistenza, qui siamo di fronte all'umile possibilità che viene data all'uomo di far andare avanti il mondo con un po' del proprio lavoro.