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FUNNY GAMES (1998) regia di Michael Haneke

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ferzbox     8½ / 10  07/08/2015 18:21:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER

Che "Funny games" mi portasse a fare certe considerazioni non me lo sarei mai aspettato, credevo si trattasse di una "Home invasion" diretta molto bene, sicuramente meno superficiale di tante altre( d'altronde con la regia di Haneke), ma che addirittura ci fosse un concetto di "metacinema" non lo avrei proprio creduto.
I due invasori, tali "Tom & Jerry" avevano qualcosa di più inquietante di tantissimi altri loro compari visti in pellicole simili: erano educati....violenti se necessario, ma fondamentalmente educati.....un educazione che mascherava la loro invadenza(allo stesso tempo palese...ingrediente tra i tanti che alimentava l'inquietudine") e la loro perfidia.
Il titolo è "Funny games", "Giochi divertenti"...e in effetti il film inizia con l'allegra famigliola che mentre stanno in macchina per raggiungere la loro residenza di villeggiatura giocano con i CD musicali dilettandosi ad indovinare i vari brani in stile "Sarabanda"...scena che dal momento che si entra nel clou della storia mi ha dato da pensare....ogni essere umano ha il suo modo di divertirsi in fondo....per la famigliola era indovinare dei brani di musica, mentre per Tom & Jerry era provocare utilizzando una forma di violenza psicologica.
I due portavano dei guanti bianchi...potrebbe essere per non lasciare impronte(e ci starebbe tutto), ma mi veniva anche da associare questa cosa ai personaggi dei cartoni animati; un pò come i personaggi della Disney o dell' Hanna & Barbera; non saprei dirvi, ma questi due loschi individui avevano qualcosa di diverso, di più grottesco e pericoloso....di ambiguo...
Infatti, una cosa che mi ha colpito particolarmente è stata la scelta di Haneke nell'evitare scene esplicite durante gli episodi di violenza o di nudo, elemento che invece, in altre produzioni analoghe, rappresenta uno dei cavalli di battaglia per terrorizzare lo spettatore; qui no,qui non è così, qui è la situazione stessa a regnare su tutto, i dialoghi assurdi, gli atteggiamenti e le proposte di questi due psicopatici "altolocati"....dei signor psicopatici(più volte ho pensato potessero essere semplicemente dei figli di papà appartenenti a famiglie molto ricche....d'altronde è risaputo che uno dei divertimenti più gettonati di questa gente è giocare con la vita degli altri....un pò per noia, un pò per presunzione....vattene un pò a pesca...)
Il discorso però non finisce qui....anche se basterebbe....si va oltre....si raggiunge anche quel concetto metafilmico a cui mi riferivo prima capace di rendere "Funny games" ancora più singolare di quello che già si dimostrava di essere; Tom più di una volta si rivolge allo spettatore....prima facendo un occhiolino, poi dichiarando sfacciatamente di essere consapevole di quale delle due parti, carnefici o vittime, è sostenuta da noi spettatori, un altra volta ancora si rivolge a noi sostenendo che ci avrebbe regalato un finale inaspettato.....
Insomma, qualcosa non quadrava....per quale ragione Tom imitava Oliver Hardy?(d'altronde fu lui a inventarsi il "Camera look"...e non c'è forse qualcosa di simile tra Onlio e un qualsiasi personaggio dei cartoni Disney?)....lo spettatore era chiamato in causa....non era del tutto estraneo alla vicenda, in parte era trascinato nella follia che stava visionando, alimentando ancora di più l'inquietudine ed il timore per i due psicolabili(sempre se di psicolabili si parla).....fino ad arrivare alla famosa scena del telecomando, dove Tom non poteva permettere che le cose andassero così(anche perchè agli spettatori aveva promesso un finale ben diverso dai soliti canoni....qui i buoni,a quanto sembra, non vincono).
Il riavvolgimento tipo videocasseta accende il confine tra realtà e finzione in modo definitivo, annunciando di fatto il concetto di metacinema....
Tutto questo e poi ben spiegato in realtà; quando Tom e Jerry si trovano in barca con la povera sventurata e sopravissuta, i due affrontano un discorso quantistico sulla teoria dei buchi neri, dove i concetti di realtà e finzione vengono ad unirsi ed uguagliarsi.....tant'è vero che sembra di vederli come due bravi ragazzi che fanno quello che fanno a scopo accademico....una cosa parecchio strana ma anche affascinante...
Da notare infatti che il film mostra delle situazioni un pochino inverosimili in alcuni momenti...tipo la morte del bambino....non sembra forse un pò troppo superficiale la reazione dei genitori a tale avvenimento?...hanno mai detto frasi del tipo:" Mio Dio hanno ucciso nostro figlio!!!" mettendosi in ginocchio e diperandosi?...mai...ma proprio mai, nemmeno una volta, pensavano solo allo shock subito a livello personale.....
In definitiva l'ho trovata una pellicola molto interessante che trascende il semplice concetto di Home invasion...va ben oltre....interagisce con lo spettatore...ci comunica....(ovviamente è un tipo di sperimentazione che non gradiscono tutti, questo lo capisco bene..), però l'ho trovata intrigante come idea.
Chissà com'è il remake americano.....tra l'altro sempre girato da Haneke.....insolita come cosa....mi toglierò questa curiosità molto presto....
demarch  17/08/2015 23:25:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grandissimo ferzbox, gran bel commento. Mi hai fatto venir voglia di rivederlo sto funny games. Un'analisi stupenda ;)
ferzbox  18/08/2015 00:50:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie demarch.....riveditelo allora ;-)
ferzbox  07/08/2015 19:30:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, diamine....volevo scrivere nel commento la motivazione del cambiamento di nomi da Paul e Peter in Tom e Jerry.....
.....perchè in una scena sono loro a definirsi così...e l'ho trovata una cosa talmente divertente e compatibile con i concetti che ho percepito che li ho battezzati definitivamente in questo modo....ma dovevo e volevo scriverla sta cosa...scusate...
Sono un pò stanchino, anzi, non so nemmeno come cavolo ho fatto a scriverlo sto commento ;-)