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FUNNY GAMES (1998) regia di Michael Haneke

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BlackNight90     9 / 10  14/05/2010 00:29:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devastante opera di Haneke che gioca come il gatto col topo con lo spettatore, che si assume sia il ruolo di vittima che di complice in virtù del suo stesso voyeurismo che Haneke gli rinfaccia in maniera beffarda e traumatica. A proposito già ne aveva parlato in Benny's video: il ragazzino che filmava su video l'uccisione di un sua coetanea è idealmente cresciuto, e non a caso uno dei due giovani sadici è interpretato dallo stesso impassibile e inquietante Arno Frisch.
Il cinema di Haneke è così, spiazzante e gelido nella forma ma caldissimo negli effetti psicologici che ne derivano, non si può pretendere di giudicarlo senza un minimo conoscerlo, c'è un percorso personale ed autoriale dietro le sue scelte di regia e nelle immagini che propone: il rewind col telecomando inganna lo spettatore come poi i riavvolgimenti delle cassette in Niente da nascondere, la scelta di non svelare i moventi degli omicidi è coerente con la sua concezione di un male connaturato nell'uomo e di cui non si ha spiegazione (ad es sempre nel già citato Caché); è sempre una famiglia borghese ad essere oggetto dell'attenzione del regista austriaco, come in molti atri suoi film, anche se qui è più che un attacco feroce più un modo per trasportare lo spettatore medio in una dimensione a lui più familiare, appunto, e costringerlo a rivedere in maniera esplicita le sue idee, sia sulla stessa natura alla quale appartiente sia su quell'idea di cinema ottusa e bloccata dalla convenzionalità e dalla linearità delle trame, che non gli permette di riflettere sulla finzione e a volte neanche sulla realtà.
Insomma si parla tanto che gli autori fanno film solo per sé, però questo film è fatto anche e soprattutto per il pubblico, per metterlo alla prova e vedere quanto è maturo, certo in modo eccessivo e disturbante però a volte è l'unico modo per far arrivare qualcosa.