paride_86 9 / 10 26/09/2008 03:37:56 » Rispondi Michael Haneke aveva intenzione di fare un film che provocasse lo spettatore, assuefatto alla violenza gratuita di un certo cinema hollywoodiano. Funny Games mostra tutta la sofferenza e il dolore che la violenza provoca perché va presa sul serio, non deve essere di facile uso e consumo, neanche sul grande schermo: "la finzione è vera come la realtà che si vede" dice - non a caso - uno dei torturatori. Può piacere o no, ma il film è coerente coi suoi intenti, ovvero mantiene ciò che promette: irrita, disturba e ferisce pur senza mostrare sequenze particolarmente espicite o sanguinolente. Dal punto di vista tecnico, poi, il film è perfetto, dalla regia al cast.