quadruplo 8 / 10 12/05/2007 13:22:06 » Rispondi Mi aggiungo al coro di commenti positivi su questo lavoro di Haneke! Senza scomodare paragoni assolutamente superficiali, il regista mette in scena una storia di violenza in maniera molto personale e soprattutto libera dai clichè che si vedono in molti film. Anzi, molti episodi sono proprio anti-clichè (ripensando a tutta la vicenda ce ne sono tantissimi, uno l'ho messo nello spoiler) usati per prendersi gioco dello spettatore e per spiazzarlo. E proprio vero che scene di violenza e di sangue non vengono praticamente mai mostrate (a parte i continui primi piani di Susanne Lothar che è tanto brava quanto orribile..quella si che è violenza!), a dimostrazione del continuo "gioco" che si instaura tra le aspettative del pubblico (che viene anche spesso stimolato da Paul che parla direttamente in telecamera) e il regista. Veramente una bella sorpresa, non raggiunge un voto più alto solo per una seconda parte (fino all'ottimo finale) un pò troppo lenta. Nota di merito per l'inserimento nella colonna sonora di quel folle che risponde al nome di John Zorn con le sue sperimentazioni grind-crust!
Una delle scene più belle è quella del padre che chiede spiegazioni a Paul e Fatty (mi ricordo solo il nick) sul perchè si comportino in maniera cosi malvagia. Paul racconta (o inventa) la storia della famiglia di Fatty, non confermando e non smentendo, solo commentando: "volevi una storia dietro la sua degenerazione?eccola", aggiungendo poi che il suo compare era andato di là a drogarsi. A mio parere Haneke qui si prende ancora gioco del pubblico e della sua necessità di dover giustificare per forza gli atti di violenza, spesso attraverso la classica storia dell'infanzia infelice.