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FUNNY GAMES (1998) regia di Michael Haneke

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Goldust     8 / 10  20/02/2020 16:38:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei film-manifesto di Haneke e della sua poetica sul fato e la violenza, portata alle estreme conseguenze in un gioco al massacro dove anche allo spettatore è riservato un ruolo non marginale. Come Chabrol anche ad Haneke interessa parlare della media famiglia borghese che annienta dal suo interno con fare ben più spietato rispetto al collega francese, cercando spesso se non sempre di stupire. In "Funny games" non mi è piaciuto solo il gioco perverso che instaura con lo spettatore, l'ammiccare del protagonista alla camera, il forzato rewind per una scena andata male, insomma quei giochi di meta-cinema che andavano bene nelle commedie di Mel Brooks ed in pochi altri ambiti. Non mi piace perchè toglie forza al racconto - che resta tuttavia terribile - con il rischio di renderlo fasullo; ma è forse un problema solo mio, per il resto l'opera è magnifica nella sua ludica follia ed è vincente l'idea del regista di lasciare la violenza fuori campo, esasperandola il giusto per puntare maggiormente sul senso di angoscia generale. Cast ovviamente perfetto.