Suskis 8½ / 10 04/10/2010 12:31:58 » Rispondi L'ho vissuto come un'allucinazione (soprattutto in quelle scene di violenza assurde, dove tutti sono così immobili da sembrare disinteressati a vivere o morire), un film dove l'ineluttabilità ha già portato via tutto, perfino in quei momenti dove questi uomini condannati tentano di divertirsi, di ritrovare la loro umanità. Credo che Kitano ci voglia comunicare (benissimo) proprio questo. Una vita di momenti vissuti da lontano, ormai consci che tutto è finito...
... e quando nonostante tutto non finisce, ci pensa Kitano stesso a farlo terminare... ma quante altre volte vedremo Kitano spararsi un colpo in testa?