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DRACULA regia di Francis Ford Coppola

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scantia     6½ / 10  23/12/2012 04:29:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Curioso l'intento dichiarato fin dal titolo di voler operare un ritorno all'origine letteraria, diversamente dalle decine di libere rivisitazioni viste negli anni, per poi deviare apertamente dal testo scritto.
La diversa caratterizzazione dei personaggi è funzionale ad una rivisitazione erotica del mito, un'originale intuizione che tradotta su pellicola a livello narrativo alterna risultati validi, come nel caso del protagonista, a momenti meno riusciti.
Difficile per un autore cinefilo come Coppola portare Dracula sul grande schermo evitando il confronto con la storia cinematografica del personaggio: il regista si abbandona a citazioni tecniche del passato (anche se alcune riprese in soggettiva riportano alla memoria il Raimi de La Casa), a fondali ed esterni palesemente finti e ricostruiti, alla recitazione vagamente melodrammatica. E' la celebrazione di un cinema che stupiva già solo per la sua essenza di tecnologia avveneristica, uno scopo per il quale Coppola non esita ad inserire una scena totalmente inventata rispetto alla realtà letteraria (Dracula e Mina nella sala cinematografica) o ad utilizzare l'appellativo di Nosferatu, estraneo al testo letterario ed alla cultura vampiresca prima di Murnau.
La sintesi finale tuttavia lascia alquanto estraniati, alla volte l'esercizio registico, seppur nella sua perfezione, sembra non andare di pari passo alle esigenze narrative, resta fine a se stesso.
A fronte di tante rivisitazioni stupisce invece la scelta di non approfittare della struttura narrativa epistolare a "montaggio alternato" presente nel testo scritto, sorpendentemente originale, che sembra nata apposta per una trasposizione cinematografica, sa un po' di occasione persa.
Un'opera particolare, spiazzante, non immediatamente facile da giudicare, sicuramente non tra le cose migliori di Coppola.