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I LOVE SHOPPING regia di P.J. Hogan

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ferro84     2½ / 10  04/03/2009 02:12:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono una serie di ragioni per cui questo film si fa detestare.
Passi per la banalità della storia, passi per le aspettative di un film satirico che non c'è, passi il political correct, passi la mancanza di battute pungenti alla Diavolo veste Prada o alla Sex and City, PASSI ANCHE LO STILE MALEDETTAMENTE DISNEY che si conferma essere la casa produttiva più IPOCRITA, MELENSA, STUPIDA E DISEDUCATIVA CHE ESISTA QUANDO NON FA CARTONI.
Passi la sceneggiatura approssimativa senza senso della misura, passi per personaggi secondari ridicoli (ad eccezione della passabile protagonista), passi per il buonismo latente.

Passi tutto ma quello che irrita profondamente di questo film è il periodo in cui esce e non per i motivi detti dai giornali ovvero che essendoci la crisi un film che ironizza sullo spreco è fuori luogo.
Piuttosto nel vedere come l'America abbia ancora il cattivo gusto di promuovere un "way of life" stile Carrie e le sue amiche battone CHE CI HA TRASCINATO TUTTI IN UNA CRISI SENZA PRECEDENTI!

I love shopping è metafora di un'America SHOPAHOLIC (consumista compulsiva) orgogliosa di esserlo e che promuove tali valori (forse adesso con le pezze al c.u.lo comincia a cambiare mentalità........troppo tardi).
Dove i genitori risparmiatori vengono descritti come degli s****ti, hippies, poveracci di cattivo gusto mentre la protagonista oberata di debiti e senza una professione e piena di debiti risulta essere la più **** che riesce in tutto.
Mentre in Europa è una vergogna avere debiti, sembra che dall'altra parte dell'oceano è quasi un vanto specie se si spendono i propri soldi in roba inutile come LA MODA.

Francamente è troppo uno dei pochi film che riesce a non funzionare in niente
harlan  04/03/2009 18:29:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
troppo estremista.
è la semplice storia di una malata di shopping compulsivo che pur avendo tante capacità, rischia di perdere tutto(amori, amici e tutto) per via della sua malattia.
una riflessione anti-americana qua a mio avviso c'azzecca ben poco e come al solito i pregiudizi sugli stati uniti portano a dire inesattezze: la crisi non è stata originata dal "way of life" promosso, ma dalle banche mutui etc...(non è qui il caso di discutere però se vuoi-...)anzi ti dirò di più...se non era per l'america noi facevamo la fine dei paesi dell'est, perchè finivamo sotto la sfera d'influenza dell'unione sovietica....perciò...

i malati di shopping compulsivo ci sono dappertutto, anche in italia...
inoltre il film fa capire chiaramente come solo dopo essersi redenta e quindi sostanzialmente avviata verso la guarigione la protagonista torna alla vita normale...
il film, pur con toni da commediuccia americana, ti dice chiaramente ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, non ci vedo nessuna affermazione di una cultura consumista


ferro84  04/03/2009 18:31:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il guaio è che tu come altri non ce lo vedete
harlan  07/03/2009 11:18:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
illuminaci allora.......dicci che vedi in un filmetto come questo, una banale storiella d'amore.
ferro84  07/03/2009 20:44:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi sembra il caso di aprire un dibattito su questo film.
Ti è piaciuto amen bravo
harlan  09/03/2009 10:07:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no non mi è piaciuto.
e non ci hai capito una mazza.
amen.
bene. bravo. bis.
adios.
dagon  09/03/2009 17:02:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
per me è ridicolo caricare di tutti questi significati un film che probabilmente non ne ha, nè in un senso nè nell'altro.
Betelgeuse  04/03/2009 12:39:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto.

Concordo in pieno!