thohà 7½ / 10 06/04/2012 21:08:41 » Rispondi Allora, stupidamente, mi viene spontaneo chiedere: ma già allora esitevano le aspiraspolveri elettriche? Lasciamo perdere le evidenti mancanze e passiamo al film. Bruno, un bambino tedesco figlio di un 'soldato' nazista cambierà vita. Il nazismo impera e gli ebrei incominciano ad essere rastrellati.
Bruno non ne sa niente: "Te l'avevo detto che sono strani" - "Chi?" - "I contadini vanno in giro in piagiama". La vita del piccolo Bruno cambia. Ha otto anni, nessun amico, ma ne troverà uno molto particolare, uno di quelli 'strani'.
"Puzzano ancora di più quando bruciano".
Bruno è intelligente, mantiene il segreto, ha la capacità, giovane com'è, di trarre conclusioni logiche.
Non può non conquistare l'innocenza di questo piccolo. Tutti i buchi della sceneggiatura, della storicità e della mancanza di veridicità vanno a farsi friggere davanti al finale, sconvolgente ed inaspettato.