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IMAGO MORTIS regia di Stefano Bessoni

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bussisotto     2 / 10  21/01/2009 07:57:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho assistito alla proiezione di "Imago mortis" con molta curiosità, nella speranza di imbattermi in una pellicola in grado di dare un pò di linfa ad un genere che, negli anni passati, godeva di buona reputazione grazie all'operato di registi quali Mario Bava, Lucio Fulci ed Antonio Margheriti (giusto per nominare i più famosi).
Alla fine degli scarsi 90 minuti di visione, però, sono costretto ad ammettere una nuova cocente delusione:l'esordiente Stefano Bessoni imbastisce una storia che mescola (in maniera pessima) tanti (troppi) elementi, senza raggiungere alcun risultato.
C'è praticamente di tutto: scimmiottaggi (nemmeno troppo velati) ad una certa tipologia di horror giapponesi, per esempio, con annessi remake americani e l'aggiunta di un tocco italiano (cosa che finisce per creare confusione nello spettatore, a causa della mancanza di uno stile ben definito).
Gli attori sono incapaci, i dialoghi fumosi.
L'idea del thanatoscopio è carina, ma subito viene alla mente qualche trappola de "L'enigmista" (soprattutto nel mondo in cui viene rappresentato).
Concordo con chi ha valutato positivamente la fotografia, l'unica cosa apprezzabile dell'intera pellicola.